Ravenna, affidato uno studio per rilanciare l’area dell’ex ristorante Saporetti

RAVENNA . C’è una nuova prospettiva per l’area tra via Zen e via Rismondo, a Marina di Ravenna, dove un tempo sorgeva uno dei ristoranti più noti del litorale: Saporetti. Autorità portuale ha infatti affidato ad uno studio architettonico l’incarico per la redazione del progetto di fattibilità tecnico-economica per un nuovo complesso edilizio a destinazione residenziale e commerciale. L’incarico vale in totale 114mila euro.

L’intervento si inserisce in un più ampio disegno di valorizzazione degli spazi demaniali costieri, molti dei quali, come nel caso di quello all’angolo tra via Zen e via Rismondo, versano da anni in condizioni di abbandono o di sottoutilizzo. Il progetto, interamente finanziato con fondi dell’Ente, rappresenta il primo passo per dare un futuro a una delle aree simboliche della Marina, oggi lasciata al margine.

Il ristorante - fondato da Giordano Saporetti, figura di riferimento nella ristorazione ravennate e profondamente legata al territorio - era diventato molto noto tra gli anni Ottanta e Novanta per essere uno dei luoghi prediletti di Raul Gardini . Per decenni il locale è stato un punto fermo per residenti e turisti. Il locale ha subito successivamente alcuni cambi di gestione e il progressivo calo di interesse e i cambiamenti nel tessuto economico locale hanno portato alla chiusura definitiva dopo la pandemia. Da allora, lo stabile è rimasto vuoto, fino alla demolizione di una parte dei locali avvenuta all’inizio del 2022 a seguito del ritiro della concessione da parte dell’Autorità portuale. Da allora, come accaduto in altre zone del litorale, nessun investitore si è fatto avanti, anche perché i locali sono in condizioni fatiscenti. L’incarico ora affidato agli architetti ha l’obiettivo di invertire questa tendenza, offrendo un progetto di riqualificazione capace di coniugare nuove funzioni abitative e commerciali con la sostenibilità ambientale e l’integrazione urbana.

Il progetto non prevede ancora tempi di realizzazione né un soggetto attuatore: si tratta di un passo preliminare, utile a definire le caratteristiche tecniche e architettoniche dell’intervento. In prospettiva, Autorità portuale potrebbe concedere l’area a un operatore economico attraverso una procedura pubblica.

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