Ravenna, addio all'imprenditore Franco Nanni. Creò l'Omc

Ravenna

Fondatore di Rana, del centro iperbarico, del Roca e dell'Omc. Permarrà come un segno forte nell'economia e nel sociale della città il lascito di Franco Nanni, scomparso ieri all'età di 84 anni. L'imprenditore del settore energetico ne avrebbe compiuti 85 a fine mese. La notizia si è diffusa dopo che ad esprimere il rammarico per la sua morte, avvenuta dopo una breve e grave malattia, erano stati, nel pomeriggio, il sindaco Michele De Pascale e l’assessora allo Sviluppo economico Annagiulia Randi che lo ricordano come uno «tra i migliori rappresentanti di quella lungimirante generazione di uomini d’impresa che hanno saputo coniugare lo sviluppo economico con quello sociale e culturale. Ci impegneremo – assicurano da Palazzo Merlato - a mettere nelle tante sfide che ancora ci attendono per il completamento della transizione energetica le competenze e l’entusiasmo che hanno sempre caratterizzato l’operato di Franco Nanni».

Anche il commissario della Camera di commercio, Giorgio Guberti, ricordandolo come presidente storico del Roca, l'associazione di contrattisti e fornitori del settore offshore ravennate, ne sottolinea «l'apporto alle attività di promozione e consolidamento della manifestazione Omc, che come Roca ha contribuito a fondare nel 1993 insieme alla Camera di commercio, non è mai mancato. Ricordo inoltre il suo forte impegno nel corso del 2022 – evidenzia Guberti -, a tutela del settore off-shore, in favore dell’autonomia energetica e della ripresa delle estrazioni in Adriatico. Grazie al suo contributo, le attività economiche legate al settore energetico continueranno a svilupparsi percorrendo la via della sostenibilità e della transizione energetica».

Il presidente della Cassa di Ravenna, Antonio Patuelli, mette in rilievo la figura «illuminata di imprenditore innovativo per molte attività sempre legate al mare, di cui fin da giovanissimo conosceva e perlustrava le infinite potenzialità per lo sviluppo innanzitutto di Ravenna e del suo porto. Tramite la nostra Fondazione è sempre stato molto legato al “mondo Cassa”, con forti sensibilità sociali e di volontariato». Giannantonio Mingozzi, presidente di Tcr, ne sottolinea l'infaticabilità «con le iniziative promosse in tutta Italia, attraverso le quali si è battuto per salvaguardare le imprese produttrici ma anche la storia del nostro territorio, guardando a nuovi traguardi ed infondendo quella fiducia che ci dava coraggio». Confindustria Romagna ne illustra «l'anima e memoria storica del distretto offhsore ravennate, di cui era profondo conoscitore e strenuo difensore. La sua voce mancherà». Addolorato il presidente del Roca, Renzo Righini: «Franco era il Roca: tutto è nato nella sua mente e grazie alle sue energie. Mancherà moltissimo e ci ha lasciato un'eredità morale straordinaria. Ci consola – conclude Righini – che se ne sia andato senza il rimpianto di non aver profuso ogni forza nelle cause a cui teneva». I funerali si terranno domani alle 14 nella chiesa di Marina di Ravenna. Nanni lascia la moglie Alda, le sorelle Franca e Marisa e il nipote Piergiorgio.

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