Ravenna, 30mila firme per salvare i daini

Ravenna

Consegnate e depositate in Regione venerdì scorso le firme cartacee raccolte per salvare i daini della Pineta di Classe e di Lido di Volano. Lo fa sapere la Rete tutela daini, anticipando che probabilmente l’argomento sarà trattato durante l’assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, domani mattina (alla quale è possibilie assistere in streaming a questo link, https://www.assemblea.emr.it/attivita-1/attivita-dallaula/diretta-streaming-1).

La rete ricorda «che il presidente Bonaccini e la ex vicepresidente Schlein attualmente in corsa per le primarie Pd, su questo e su altri argomenti in tema ambientale e di tutela degli animali non hanno mai proferito parola, allineandosi alle politiche della destra e di fatto preannunciando le decisioni in tema di caccia selvaggia dell’attuale Governo Meloni».

E continua rendendo noti i dati della petizione: «Esattamente 300 i moduli raccolti grazie ad una marea di cittadini che in tutta la Regione si sono attivati per dire “no” alla strage e agli spostamenti dei daini, e “sì” ai metodi ecologici e alla messa in sicurezza delle strade».

I moduli sono stati messi a disposizione in centinaia di esercizi commerciali in tutta la regione: sarebbero ben 6.209 i cittadini che hanno deciso di sottoscriverli, senza contare ulteriori 313 firme che i promotori riferiscono di non avere conteggiato in quanto incomplete. Continuando con i numeri, si sommano le 23.353 firme della petizione on-line destinata ai non residenti in Regione Emilia-Romagna (questo il link, www.change.org/p/petizione-ufficiale-per-i-daini-della-pineta-di-classe-ra-e-di-lido-di-volano-fe). In totale, conclude la Rete tutela daini, «ben 29.562 cittadini dicono un forte “no” alle armi e “no” alla violenza, e chiedono soluzioni etiche e di civiltà al passo coi tempi».

«In attesa della discussione nelle aule della Regione, desideriamo dunque porgere nuovamente un sentito grazie a tutti coloro che hanno collaborato senza risparmiarsi: una grande mobilitazione di pubblico e di coscienze che ha consentito questo risultato di partecipazione straordinaria. La natura e l’ambiente non sono solo di chi li sfrutta e li devasta, neanche in Emilia-Romagna. Grazie, e che la battaglia continui».

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