Ravenna, 210° anniversario dell’Arma reso speciale dagli eroi dell’alluvione GALLERY

Ravenna
  • 05 giugno 2024

Un anniversario speciale, quello per i Carabinieri del ravennate, nel 210° anniversario dalla fondazione dell’Arma. Sono stati infatti premiati gli eroi dell’alluvione, con encomi a vari militari che sono intervenuti in momenti delicati della gestione dell’evento estremo che ha sconvolto la Romagna nel maggio dell’anno scorso. Ci sono il luogotenente Alfonso Vecchione, il brigadiere Cristiano Antonelli e l’appuntato scelto Stefano Budellazzi che hanno salvato tre donne da una abitazione semi-sommersa a Brisighella. Non mancano il maresciallo capo Luigi Gentile, il vice brigadiere Massimo De Rosa, l’appuntato scelto Giulio Nicolò, che con i carabinieri Nicola Antonio Sasso, Francesco Romano e Nicola Libertazzi che hanno soccorso tre uomini che erano rimasti intrappolati nelle loro abitazioni a Faenza. Poi c’è il carabiniere Mario Carrozza che assieme ad un commilitone ha soccorso due donne, disperate dal non riuscire ad uscire dalla casa che stava riempiendosi delle acque di un fiume a Ravenna. Ed è così l’occasione di dare il giusto tributo anche al maresciallo capo Enrico Rosa, che ha ricevuto l’attestato di pubblica benemerenza per l’intervento che aveva compiuto a Santeramo in Colle, nel Barese, nell’estate del 2015. Raggiunse diciannove bambine e le loro educatrici in un asilo, dalla porta bloccata dai flutti di un violento nubifragio. Con alcuni colleghi creò un altro varco, per portarle al piano superiore e metterle poi in salvo. Storie che hanno commosso i presenti, stamattina, in piazza del Popolo durante una cerimonia cui hanno preso parte le massime autorità civili, religiose e militari della Provincia, le associazioni combattentistiche e d’Arma, nonché i gonfaloni dei 18 comuni e di quello della Provincia di Ravenna. Alla cerimonia hanno partecipato anche gli alunni delle scuole primarie Filippo Mordani e Giovanni Pascoli, dell’Istituto comprensivo Guido Novello, che hanno cantato l’Inno d’Italia. Il comandante provinciale, colonnello Andrea Lachi, ha infine consegnato le ricompense ai militari che si sono distinti nelle straordinarie attività di servizio che si associano al bilancio che, come da tradizione, viene pubblicato annualmente per rendicontare il lavoro compiuto dal Comando provinciale ravennate. Un report che segnala l’intervento su 5891 furti, 82 rapine e 47 estorsioni, che vanno ad aggiungersi a 131 reati in materia di stupefacenti. Quattro inoltre le truffe informatiche per un’attività che si concentra, come nel passato, soprattutto sulla microcriminalità. I carabinieri del Ravennate, infatti, non sono dovuti intervenire (nella fase intercorsa tra il Primo maggio 2023 e il 30 aprile 2024, cui si riferisce il report, ndr) su alcun omicidio. Ampia l’attività di contrasto, che aggiunge anche una capillare azione di controllo del territorio, con ben 30.335 servizi preventivi compiuti. In crescita, inoltre, l’azione di diffusione della cultura della legalità promossa fra i giovani (mille i ragazzi incontrati nelle scuole) e la tutela delle fasce deboli, con incontri in parrocchie e centri di aggregazione per anziani.

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