Quattro giorni in mare con un ragazzo di 17 anni morto: la Sea Watch 5 sbarcherà a Ravenna lunedì. Il sindaco: “Scelte politiche disumane”

Ravenna
  • 07 marzo 2024

Una storia terribile in una nave Ong attesa a Ravenna lunedì prossimo. Come riporta Repubblica.it, c’è un terribile risvolto nella storia della drammatica morte del 17enne morto ieri a bordo della nave umanitaria Sea Watch 5 due ore dopo essere stato soccorso insieme a 50 persone su una barca in legno che rischiava di rovesciarsi nel Mediterraneo. Questa notte la Guardia costiera, a Lampedusa, dopo 9 ore dalla richiesta di soccorso, è andata a prendere altre 4 persone in gravissime condizioni intossicate dai fumi del carburante e ustionate dal mix di acqua e benzina sul fondo della barca ma si è rifiutata di prendere a bordo anche il corpo del ragazzo, che dovrà dunque rimanere a bordo della Sea Watch 5, non dotata né di cella frigorifera né di spazi separati, almeno per altri quattro giorni, il tempo di navigazione stimato per il porto di Ravenna assegnato dal Viminale.

Il ragazzo era stato trovato svenuto nel fondo della barca asfissiato e schiacciato dalle altre 50 persone a bordo. Ma dopo due ore, nonostante i primi soccorsi ricevuti sulla Sea Watch, il diciassettenne è morto.

La nave attesa lunedì mattina

Come conferma la Prefettura, la Sea Watch 5 battente bandiera tedesca che ha recuperato 51 migranti più la salma del povero ragazzo è attesa lunedì mattina verso le 10 presso il terminal di Porto Corsini. Oggi pomeriggio il Prefetto di Ravenna Castrese De Rosa ha convocato alle 17.30 una prima riunione del Tavolo di Coordinamento con tutti gli Enti coinvolti per stabilire tempi e modalità per l’accoglienza delle 51 persone a bordo e del feretro del ragazzo.

Sarà il nono sbarco di navi ONG nel Porto di Ravenna, a partire dal 31 dicembre 2022: 3 volte la Ocean Viking 3 volte la Geo Barents (l’ultimo il 10 febbraio scorso) una volta la Life Support ed una volta la Humanity 1. L’ultimo sbarco è avvenuto il 6 febbraio scorso.

Il sindaco di Ravenna: “Basta scelte politiche disumane”

Così il sindaco di Ravenna Michele De Pascale: “Il nono sbarco di una nave Ong preso il terminal di Porto Corsini a Ravenna stavolta accompagnato da un dramma ulteriore: a bordo della Sea Watch 5 viaggia infatti la salma di un naufrago di appena 17 anni. Per la nostra comunità, che ha imparato ad accogliere e gestire con professionalità e massima attenzione gli sbarchi, è un colpo fortissimo: il Comune di Ravenna è a completa disposizione per garantire le esequie e per il possibile rimpatrio della salma. Lo sentiamo come un dovere nei confronti del giovane e di tutte le vittime che, nell’ultima parte di un viaggio già atroce, si scontrano con scelte politiche disumane, con rimpalli di responsabilità che ricadono su vite disperate molto spesso di donne, bambini, ragazzi. Ci auguriamo che il governo prenda atto della mancanza di logica nello scegliere punti di approdo che allungano di giorni le traversate nel Mediterraneo, con un prezzo altissimo in termini di vite e di dignità. Senza dimenticare le promesse del blocco degli sbarchi da parte del governo Meloni, annunci falliti miseramente”. Lo dichiara il sindaco di Ravenna Michele de Pascale.

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