Pineta di Casal Borsetti abbattuta, progetto da 52mila euro per il ripristino

Un pezzo di pineta cancellato da lavori non autorizzati. Ora il Comune di Ravenna interviene per restituire equilibrio e naturalità a una porzione della pineta comunale di Casal Borsetti, duramente danneggiata nel febbraio del 2023 da disboscamenti e movimentazioni di terra. Secondo lo studio di fattibilità, il ripristino varrà 52mila euro.
La Giunta ha dato il via libera al progetto che va a coprire un’area di circa 0,6 ettari, situata a ovest di via Spallazzi.
La zona rientra in un contesto naturalistico di grande valore: è parte della Rete Natura 2000, classificata come zona speciale di conservazione (Zsc) e zona di protezione speciale (Zpr), ed è inclusa nel parco regionale del Delta del Po. Prima dei danneggiamenti, l’area ospitava ambienti tipici delle dune costiere e delle foreste litoranee, con specie vegetali e habitat riconosciuti a livello europeo.
Il piano approvato dalla Giunta punta a ricostruire il paesaggio naturale e a favorire la rigenerazione degli ecosistemi originari. Si interverrà su più fronti: modellamento del terreno, rimozione della vegetazione infestante, nuove piantumazioni con specie autoctone, come pino domestico, leccio, ginepro, olmo, biancospino e altre.
Le operazioni dovranno rispettare la flora e la fauna presenti, con attenzione particolare al periodo di nidificazione degli uccelli. È previsto anche un monitoraggio nei tre anni successivi per garantire la tenuta degli impianti.
I 52 mila euro stanziati coprono sia i lavori veri e propri che le attività di progettazione, sicurezza e imprevisti. La progettazione è stata affidata allo Studio Silva, mentre il Comune coordinerà l’intervento.
Secondo quanto emerso dalle indagini, l’intervento è stato effettuato senza alcun permesso. L’episodio è stato scoperto grazie a un sopralluogo dell’Ufficio Ambiente del Comune e subito segnalato ai Carabinieri Forestali, che hanno sequestrato l’area. Successivamente, due persone sono state condannate con decreto penale per aver realizzato opere non autorizzate in un’area vincolata, causando danni a un habitat naturale protetto.