Omicidio di Castiglione di Cervia, 43enne ucciso con 20 colpi in testa

Ravenna

RAVENNA. In tutto circa una ventina di colpi alla testa, undici dei quali concentrati nella calotta cranica all’altezza della parte posteriore sinistra. Un’aggressione brutale quella che la notte tra il 3 e il 4 ottobre 2018 costò la vita a Rocco Desiante. Il suo assassino si avventò su di lui verosimilmente con un oggetto di forma allungata, non tagliente, accanendosi per diversi minuti anche dopo che la vittima - ragionevolmente - perse i sensi. In definitiva, il pizzaiolo 43enne morì lentamente nell’appartamento di Castiglione di Cervia in cui si era appena trasferito in attesa di ritornare a casa, a Gravina di Puglia. Sono le inedite rivelazioni dell’autopsia affidata dalla Procura al medico legale Franco Tagliaro, ascoltate ieri nell’aula della Corte d’Assise, a portare il pubblico ministero Antonio Vincenzo Bartolozzi a contestare una nuova aggravante all’accusa di omicidio volontario nei confronti dell’unico imputato, il 21enne romeno Madalin Constantin Palade: la crudeltà. Un dettaglio che ieri ha segnato una svolta nel processo; in caso di condanna per il giovane si profila l’ipotesi ergastolo.

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