Nuovo progetto di recupero per l'ex Amga di Ravenna

Ravenna

Un nuovo progetto per il recupero del comparto ex Amga, che nella seconda metà del 2022 potrebbe diventare realtà. E’ già stato approvato dal Consiglio territoriale con una sola astensione, ha la validazione della Commissione per la qualità architettonica e del paesaggio e ora attende, dopo le ultime disposizioni degli enti, una prima adozione entro la legislatura. Poi il prossimo Consiglio comunale dovrebbe approvarlo definitivamente.

Per la porzione di territorio è fra la Rocca Brancaleone e Porta Serrata, a cavallo delle vestigia delle mura storiche che congiungevano Porta Serrata con la Rocca Brancaleone. Quello che dal 1863 era l’insediamento della Fabbrica del Gas, poi sede della municipalizzata, vedrà conservato e valorizzato l’edificio di archeologia industriale, il tracciato delle fortificazioni ed i ritrovamenti storici. L’edificio con la ciminiera diverrà polo aggregativo.

«Per l’integrazione tra verde e recupero di archeologia industriale e mura legati in maniera opportuna con il residenziale e la quota di commerciale rappresentata da un solo negozio, la Commissione per la qualità architettonica ha espresso il proprio plauso ai progettisti – sottolinea l’assessora all’urbanistica Federica Del Conte –. Ora procederemo con l’iter necessario, ma siamo contenti che si vada ad un recupero di una porzione importante del nostro centro urbano attraverso una pianificazione di pregio».

Il commerciale dovrebbe essere rappresentato da una struttura medio-piccola di vendita di alimentari: 1.400 metri quadrati più una parte di magazzino. Dagli abboccamenti già avuti dalla proprietà (Officine del gas srl) rispetto a possibili compagnie interessate alla gestione, è probabile uno sviluppo su metrature anche inferiori. La parte rappresentata dall’edificio con la ciminiera, che diverrebbe quindi di fruizione pubblica è di oltre 500 metri quadrati, mentre la porzione di residenziale rappresenterebbe 1400 metri quadrati. Nell’attuazione del progetto firmato dagli architetti Silvia Rossi e Lorenzo Zaganelli è poi prevista la creazione di un percorso pedonale parallelo alle mura, il restauro delle parti murarie emergenti e il recupero della memoria storica del tracciato delle mura interrate. La memoria di quella porzione di città sarà inoltre rinverdita attraverso la collocazione di pannelli illustrativi, con fotografie e descrizioni a testimonianza dei ritrovamenti. Il piano di recupero, una volta portato a compimento, consentirà quindi di re-instaurare una continuità nel tracciato delle mura della città, collegando la zona di San Vitale, con il Museo Nazionale ed il Mausoleo di Galla Placidia alla Rocca Brancaleone, per poi raggiungere il Mausoleo di Teodorico con l’adiacente parco.

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