Niente Tinder siamo boomer, viaggio nella serata per single






Perché è una serata singolare? Certamente perché è dedicata proprio ai single; donne e uomini desiderosi di incontrarsi, conoscersi e magari chissà.
È così che sono le cene organizzate da Celestino Costa, imprenditore e ristoratore romagnolo che 16 anni fa si è inventato un format che dalla città in cui ha sempre vissuto porta in giro in tutta Italia.
Semplice e diretto, inossidabile avversario delle più gettonate piattaforme social dedicate agli incontri: invece di Badoo, Tinder o Meetic, del buon cibo, calici in alto, qualche ballo e occhiate intriganti. Alla vecchia maniera.
Nel giugno del 2016 decise di inventarsi una serata per animare un po’ il suo ristorante a Massa Lombarda, “Sul Bacino”, ma mai avrebbe immaginato tutto questo successo, che oggi lo porta a organizzare quattro eventi ogni settimana.
«Quando prendo le prenotazioni cerco sempre di rispettare la parità tra donne e uomini - spiega Celestino Costa - e poi assegno i posti a tavola in base alla loro età: uno di fronte all’altro, in modo da incentivare la conversazione e sicuramente gli sguardi. Ovviamente ognuno però cerca il giusto feeling dove vuole. A tutti i partecipanti all’ingresso viene dato un numerino da tenere al petto e ai tavoli si possono trovare carta e penna per lasciare messaggi».
Cupido tra i tavoli
L’organizzatore dunque gira tra i tavoli a prendere e consegnare i bigliettini ai suoi ospiti, che poi potranno leggere lontano da occhi indiscreti e, eventualmente, decidere di cercare tra i tanti il volto che corrisponde al mittente. Una sorta di moderno cupido che invece delle frecce tiene in mano un microfono con cui animare la situazione ed enfatizzare il look e la silhouette dei partecipanti; di un’età compresa generalmente tra i 40 e 60 anni, provenienti anche da molto lontano, come si intuisce subito dai diversi accenti che rimbalzano tra i commensali.
Esattamente come è successo qualche giorno fa nel ristorante dove tutto cominciò: è lì che oltre 200 persone hanno vissuto l’ennesimo evento targato “Serata dei single in tour”, nel quale però si festeggiava anche il 61° compleanno del suo ideatore. Ospite d’eccezione Gianni Drudi, cantautore riminese che sulle allusioni ai rapporti piccanti ha basato i suoi successi. Non poteva dunque che essere un “facciamo fiki fiki insieme” la colonna sonora con cui i primi single si avvicinano per scatenarsi a ballare e vedere se si accende la miccia. Si è sicuramente accesa quella delle candeline e dei fuochi che hanno accompagnato l’ingresso della torta per Celestino che ha preceduto la fila per una foto ricordo con quel personaggio simpatico che tanto li fa divertire. Intanto tra una portata e l’altra in molti si alzano per improvvisare qualche danza, anche a bordo piscina.
Quando si ritorna a mangiare non è raro sentire le file delle donne esordire con un passionale “che gnocchi” nonostante stiano servendo i secondi. A onor del vero di fotomodelli ce ne sono ben pochi, proprio perché le serate sono pensate per “gente normale”, quella che ha solo voglia di fare nuove conoscenze in maniera più frizzante.
«Veniamo da alcuni anni a queste serate e torniamo sempre a casa con qualcosa in più – sorride un terzetto di emiliane felicemente divorziate – che sia un numero di telefono su cui meditare, nuovi amici da coltivare o magari anche un bacio».
Sono 500mila i follower che rimangono aggiornati sulla pagina fb dedicata, “Serata dei single in tour”, nella quale trovare le date degli eventi e potersi iscrivere. C’è una sola regola da rispettare: essere davvero single.
«Tutta la serata è sempre in diretta su Facebook – spiega Celestino – sia per far vedere a chi non c’è quanto ci si diverte che per scoraggiare, direi impedire, chi avesse partner a casa dal partecipare: il rischio di essere visti è altissimo, una certezza, e quindi questa formula è anche una sorta di garanzia. Nei miei eventi si sono formate molte coppie e alcune di queste mi hanno invitato al loro matrimonio. Penso che il format abbia questo successo perché i partecipanti diventano i veri protagonisti e non vedono l’ora di tornare ad esserlo».