Un milione per il Centro ricerche di Marina di Ravenna
RAVENNA. Dopo l’acquisizione da parte del Comune ora si fa concreta la possibilità di una seconda vita per il Centro ricerche di Marina di Ravenna: il progetto presentato da Palazzo Merlato con il supporto scientifico dell’Università di Bologna e dell’istituto Fraunhofer ha ricevuto dalla Regione oltre un milione di euro, su un budget complessivo di 1,25 milioni.
Il progetto “Ambiente, Energia e Mare: potenziamento e internazionalizzazione del Tecnopolo di Ravenna” che quindi rivoluzionerà la struttura di via Ciro Menotti 48, ha ottenuto quindi la totalità del finanziamento richiesto, classificandosi primo nella graduatoria. Ora gli spazi saranno destinati ad attività di ricerca industriale e innovazione in collegamento con istituti internazionali, e a servizi per imprese, start-up e spin-off innovative.
L’intervento si configura come estensione del Centro Interdipartimentale di Ricerca Industriale Fonti Rinnovabili, Ambiente, Mare e Energia (CIRI FRAME) dell’Università di Bologna, e si articola su due componenti: “FPC@UNIBO” in collaborazione con Fraunhofer, che opererà sulla gestione e valorizzazione dei rifiuti e sull'approvvigionamento energetico futuro, e “TecMa@RA”, che si propone come punto di riferimento per la ricerca e l’innovazione delle tecnologie sostenibili per il mare e per la gestione costiera. L’intervento riguarderà l’adeguamento e allestimento dell’edificio “Centro Ricerche Ambientali” sito a Marina di Ravenna, acquisito di recente alla cifra di 150 mila euro dal Comune di Ravenna. “Festeggiamo oggi un traguardo importante – dichiara il sindaco Michele de Pascale – per lo sviluppo economico e professionale del territorio. Il settore della Blue Economy ha un ruolo fondamentale nella nostra regione e in questo quadro il Centro potrà quindi fornire innovazione e servizi alle imprese sui temi di interesse per il territorio, contribuendo alla crescita e alla competitività. Una nuova realtà di livello internazionale, che operi nel contesto del Tecnopolo nei due macro settori della gestione sostenibile dell'energia e dei rifiuti e delle scienze e delle tecnologie del mare, con particolare riguardo alla crescita blu sostenibile. Viene restituito alla città un luogo che ha rappresentato in passato una funzione fondamentale nel processo di crescita del territorio”.