Revoca cittadinanza onoraria a Mussolini a Ravenna, le reazioni

Ravenna

RAVENNA. "Prendiamo atto con soddisfazione dal Corriere Romagna delle decisione antifasciste del Consiglio comunale da noi proposte un anno e mezzo fa". E' il commento di Carlo Boldrini, presidente della Consulta provinciale antifascista che sull'argomento si è speso da tempo.

Giudizio condiviso sulla scelta di cancellare Benito Mussolini dall’albo dei cittadini onorari di Ravenna è giunto anche dalla Cgil: "Apprezziamo la coerenza del percorso compiuto - commenta il segretario generale della Cgil di Ravenna, Costantino Ricci -; si tratta di un atto significativo che serve a riaffermare i fondamentali valori dell’antifascismo. La decisione del Consiglio comunale giunge in un momento importante; si moltiplicano infatti segnali preoccupanti, non ultimi i fatti avvenuti a Predappio, che testimoniano come l’Italia sia attraversata da rigurgiti fascisti e xenofobi che non sono in alcun modo da sottovalutare. Apprezziamo anche la decisione del Consiglio comunale di introdurre una modifica allo Statuto, grazie alla quale servirà un’autodichiarazione di adesione ai principi della Costituzione per poter accedere all’assegnazione di sale pubbliche. Ravenna ha compiuto un positivo passo in avanti in nome dell’antifascismo, che è valore fondante della Costituzione e dello Statuto della Cgil".

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