Atterraggio da brividi all'aeroporto di Ravenna, paracadutista al Bufalini

Ravenna

RAVENNA. Una probabile manovra errata e l’atterraggio non è andato come previsto. Al punto che il contatto delle gambe al suolo, nonostante la vela del paracadute fosse aperta, è stato troppo brusco, tale da rendere necessario l’intervento urgente dell’elicottero del 118. È stata trasportata al “Trauma Center” dell’ospedale Bufalini di Cesena la paracadutista che ieri è atterrata oltre il campo volo del pullout dell’aeroporto La Spreta.

È accaduto ieri, poco prima delle 12.30. Le operazioni di soccorso si sono svolte nell’appezzamento agricolo oltre il Dismano, quindi distante sia dall’aeroporto sia dall’area deputata all’atterraggio dei paracadutisti. Motivo per cui è possibile che la ragazza sia stata sorpresa dal forte vento che si è alzato proprio a quell’ora.

L’aeroporto era stato riaperto giusto ieri, dopo la chiusura disposta da Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile nella serata di giovedì in seguito a un controllo che si era concluso con un “notam”, provvedimento di avviso ai piloti che aveva interrotto qualsiasi volo. Il controllo aveva evidenziato la mancanza di personale addetto all’antincendio, nonostante fossero in corso attività di volo.

Il provvedimento aveva validità tre giorni. Ieri però, dopo un giorno e mezzo di stop, lo scalo è ritornato in attività. La gestione della Spreta è infatti riuscita a garantire nei fine settimana il servizio antincendio, grazie al sostegno di volontari. E propri durante uno dei voli in programma nella tarda mattinata è avvenuto il lancio della paracadutista. L’infortunio è avvenuto proprio in un momento in cui nel Ravennate si è alzato un forte vento, che forse ha sorpreso sia la paracadutista, portandola ben oltre il punto di atterraggio, con una discesa troppo veloce.

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