Liberi e uguali scioglie il nodo: Errani si candiderà a Ravenna

Ravenna

RAVENNA. Si dicono addolorati per le preoccupazioni espresse dal segretario regionale del Pd Paolo Calvano sull’arrivo di candidati provenienti da partiti alleati da paracadutare in collegi “sicuri” emiliani romagnoli e respingono ogni dietrologia su possibili tatticismi anti-dem.

Da Liberi e Uguali arriva la conferma che Errani non si candiderà in Emilia, non farà delle zone colpite dal terremoto un terreno di conquista politica e di certo la sua candidatura – non ancora ufficializzata – andrà in uno dei collegi che ricomprendono anche il territorio ravennate, sia che si tratti di collegi uninominali sia di collegi proporzionali o più probabilmente in entrambi. Non ci sarà per certo fra i candidati il nome di Miro Fiammenghi, potrebbe esserci invece quello della coordinatrice provinciale di Mdp Federica Degli Esposti. E poi quelli dei parlamentari uscenti Giovanni Paglia e Andrea Maestri, con la prospettiva nel proporzionale di guadagnare uno o due seggi.

Il voto

«Cercheremo di essere in tutti i collegi – spiega l’assessore Gianandrea Baroncini di LeU –: l’impianto proporzionale voluto dal Pd non richiede alleanze su programmi, non permette il voto disgiunto, non sarebbero possibili comunque accordi tecnici. Siamo convinti del nostro percorso e dei nostri contenuti, non stiamo certo a guardare loro. Abbiamo personalità e idee e sappiamo che non finiremo mai in un governo di larghe intense. Cercheremo di costruire le liste dando voce a più mondi possibili ascoltando gli orientamenti nei territori. Quanto all’arrivo di candidatura estranee, non abbiamo preoccupazioni in tal senso al nostro interno, non ci mancano le personalità legate al territorio in tutt’Italia. Ci sarà spazio anche per volti nuovi, ma la logica dell’X factor non mi entusiasma. Cerchiamo i voti degli astenuti, non corriamo per fare un dispetto al Pd, il voto utile è scegliere noi contro l’arrivo del centrodestra».

Le paure

I timori espressi più e più volte dal segretario regionale del Pd Calvano circa candidature come quelle dei centristi Pierferdinando Casini su Bologna, di Beatrice Lorenzin e di Gianluca Galletti in regione si rafforzano davanti ai sondaggi. Dai numeri circolati sfuma l’idea stessa di collegio sicuro e per il Pd si fa spazio lo spettro di una sconfitta in favore del centrodestra rafforzata dalla presenza di candidati Liberi e uguali, insidiosi e agguerriti. Da qui spiegati gli attacchi alle candidature di Bersani a Bologna e di Errani a Ravenna. Ma da Liberi e uguali ricordano la natura stessa della nuova legge elettorale e le scelte fatte. Per questo promettono battaglia e assicurano una presenza non di testimonianza.

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