Altri smottamenti, paure per nuove piogge

Ravenna

CASOLA VALSENIO. Un silenzio spettrale, quasi surreale per la zona. Transenne nei campi e nei punti di ingresso all’area colpita. Pattuglie di vigili del fuoco e della polizia municipale, gruppi di volontari della Protezione civile e degli alpini a presidio di quel che resta del campo sportivo “E. Nannini”. Una task force messa in azione per evitare che incauti curiosi possano andare incontro a drastiche conseguenze. Questa la fotografia di quello che succede il giorno dopo lo smottamento che ha fatto scivolare nel letto del torrente Senio la struttura sportiva. Un colosso di quasi un ettaro di superficie e mezzo milione di metri cubi di materiale roccioso crollato all’improvviso.

Una “montagna” franata. Quello che lo stesso sindaco Nicola Iseppi ha definito «un disastro ambientale e sociale per la comunità di Casola Valsenio» è testimoniato da quella ferita aperta che lacera il terreno di gioco e l’area sportiva per quasi tutta la sua estensione. Oltre centocinquanta metri di taglio longitudinale che in pochi secondi ha portato via un punto di ritrovo, socializzazione e sportività della comunità. Panchine, porte, i nuovi piloni per l’illuminazione, recinzioni hanno fatto un salto di oltre una quarantina di metri verso il basso. Una mole di materiale che ha creato un’improvviso sbarramento nel Senio.

Sotto controllo la “diga”. Proprio questo argine di detriti, nella notte di mercoledì e per tutta la giornata di giovedì è stato presidiato e monitorato. L’accumulo continua a frenare e far ristagnare buona parte dell’acqua del Senio. A tenere in allerta tutti è anche l’evoluzione meteo. Piogge o addirittura nevicate come si preannunciano nei primi giorni di marzo potrebbero complicare la situazione.

Frane diffuse. La situazione non è per nulla stabilizzata. Durante la giornata si sono registrati altri smottamenti. Dal costone posto di fronte a quel che resta del “Nannini” distaccamenti di terreno e vegetazione si sono susseguiti durante la giornata. Un aggravio che ha portato il primo cittadino a firmare un’ordinanza di divieto di accesso ai campi coltivati sovrastanti.

Visita della Regione. Per verificare di persona la situazione, nella mattina di ieri ha fatto visita a Casola l’assessore regionale alla Protezione civile, Paola Gazzolo. Un incontro sul luogo del disastro durato pochi minuti ma che ha permesso al sindaco Iseppi di far vedere «lo stato del dissesto e i danni evidenti della frana». Nel pomeriggio di domenica è invece atteso l’arrivo di Stefano Bonaccini. Sarà con il presidente della Regione che si inizierà a parlare di ipotesi concrete di aiuto da parte dell’ente bolognese.

 

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