La start-up Studiomapp premiata nella sfida lanciata dal Pentagono

Tecnologia e innovazione
Studiomapp è una start up innovativa fondata a fine 2015 con basi a Ravenna e a Roma, la cui missione è promuovere nuove tecnologie per migliorare la qualità della vita. «Quando siamo venuti a conoscenza della sfida lanciata dal Pentagono», commenta Angela Corbari, cofondatrice e direttore operativo di Studiomapp, «abbiamo subito deciso di metterci in gioco. Siamo specializzati in Location Intelligence, e le immagini satellitari sono una delle fonti dati principali che usiamo per reperire informazioni sul territorio e l’ambiente su scala mondiale. Dare un contributo per migliorare le risposte nei casi di disastri naturali, come terremoti ed alluvioni, è stato davvero stimolante».
Leonardo Alberto Dal Zovo, cofondatore e direttore tecnico di Studiomapp aggiunge: «Sono stati raggiunti risultati incredibili con l’intelligenza artificiale applicata alla visione artificiale negli ultimi anni, ma l’analisi di immagini satellitari presenta complessità specifiche ancora non del tutto risolte e le soluzioni che funzionano bene in altri ambiti non riescono ad ottenere risultati altrettanto buoni». La mente dietro al successo conclude: «Abbiamo sviluppato un insieme di modelli avanzati di reti neurali che collaborando sono capaci di ottenere risultati generali molto promettenti. Questo premio aggiunge un altro importante riconoscimento globale al nostro know-how nel settore geo-intelligence, già confermato da diversi partner e clienti».
Studiomapp è supportata da prestigiose istituzioni ed organizzazioni, fra cui l’Agenzia spaziale europea e l’Agenzia spaziale italiana.
Le motivazioni della sfida
In occasioni di disastri, come l’uragano Irma nel 2017 che ha lasciato una scia di distruzione ed allagamenti dalle Bahamas alla Florida, gli analisti della National Geospatial-Intelligence Agency (NGA) hanno avuto il compito per varie settimane di analizzare centinaia di immagini satellitari ad altissima risoluzione. Dagli edifici danneggiati alle strade non più percorribili a ponti sommersi d’acqua, le immagini dall’alto hanno fornito informazioni essenziali per i soccorritori e per gli interventi di ripristino. L’abbondanza di dati derivanti dai sistemi satellitari a sempre maggior risoluzione spaziale e temporale e l’aumento su scala globale delle applicazioni basate dalle immagini di questo tipo ha dato lo slancio per creare modelli ed algoritmi più sofisticati e robusti per l’identificazione di oggetti dall’alto. L’applicazione di algoritmi di visione artificiale ad immagini satellitari ha il potenziale di rilevare disastri naturali emergenti, migliorarne la risposta e quantificarne gli impatti diretti ed indiretti, in sostanza salvare molte vite.