Medici no vax sospesi, bocciati i ricorsi dal Tar. "Il vaccino è sicuro"
RAVENNA - «Nel bilanciamento tra i due valori, quello dell’autodeterminazione individuale e quello della tutela della salute pubblica» non vi è «legittimo spazio né diritto di cittadinanza in questa fase di emergenza contro il virus Sars-CoV 2 per la cosiddetta esitazione vaccinale». E’ uno stralcio di un’ordinanza con cui il Tar di Bologna ha rigettato uno dei primi ricorsi presentati da un professionista della sanità contro l’Ausl Romagna che lo aveva sospeso in seguito alla decisione di non vaccinarsi.
Sono ormai più di una decina i ricorsi presentati contro l’azienda sanitaria e tre quelli che sono già stati rigettati. Tra loro, quello di un medico riminese che ha però presentato appello al Consiglio di Stato. Respinta anche l’istanza di una fisioterapista ravennate. Le ordinanze con cui il Tar respinge i ricorsi si assomigliano tutte e possono riassumersi in un paio di principi cardine: quello citato sulla tutela della salute pubblica, e un altro che riguarda la sicurezza dei vaccini, giustificata anche dai numeri dei rapporti ufficiali.