Maltempo Ravenna, i Fiumi Uniti fanno ancora paura. Si temono ulteriori evacuazioni

RAVENNA - Chi ha sentito bussare nel cuore della notte, dalla polizia locale, con l'indicazione immediata di sfollare, essendo nella prossimità del fiume. Chi invece, abitando un poco più distante, ha ritenuto opportuno allontanarsi da casa comunque: "Mio marito è disabile e abitiamo al piano terra. Se succede qualcosa non riusciremmo mai a salvarci". Sono ore d'ansia al Classis, da quando nel pieno della notte si è reso necessario chiudere il Ponte Nuovo sui Fiumi Uniti.
Il quartiere limitrofo ha visto decine di case evacuate e una cinquantina di cittadini ha trovato rifugio al Museo Archeologico. I battenti hanno aperto alle quattro di mattina e sul posto si sono trovati l'assessore Giacomo Costantini e il Presidente del Comitato cittadino di Classe, Antonio Puglisi, che vivono a pochi metri. Hanno chiamato a raccolta volontari e in pochi minuti, sostenuti da cittadini giunti anche da Ponte Nuovo allertati dalla Presidente del Comitato del quartiere, Paola Vannelli, hanno steso le brande per chi, a casa, non poteva dormire. La logistica dei mezzi è in capo alla Protezione civile, che coordina e assiste le operazioni assieme alla associazione nazionale della Polizia di Stato.
La portata del Ronco e del Montone però non smette di crescere e a mezzogiorno anche sui Fiumi Uniti ora il livello è un metro sotto agli archi che reggono la struttura. Disdicevole il peregrinare di curiosi, che non solo stazionano sul ponte interrotto ma che hanno creato una fila di mezzi parcheggiati sulla rampa di accesso. Un camioncino della polizia, passato alle 12 per operazioni di servizio, ha attivato le sirene per disincentivare questa pratica pericolosa, che si è interrotta solo per pochi minuti. L'emergenza però è ancora in corso e il popoloso quartiere di Ponte Nuovo resta col fiato sospeso. Nella giornata potrebbero esserci ulteriori evacuazioni.


