Maltempo, l’allarme delle coop ravennati: “500 ettari impraticabili dopo le ultime piogge”

“Ulteriori e significativi danni all’agricoltura” nel ravennate, dopo le piogge di questi giorni. Lo segnala Promosagri (Cooperative agricole e braccianti), contando i disagi dopo gli oltre 150 millimetri di pioggia caduti in alcune aree in poche ore, con 500 ettari diventati impraticabili.
Ad esempio, la Cab Bagnacavallo registra oltre 300 ettari di terreni compromessi, e già a settembre, ricordano i tecnici della società, l’allagamento di 375 ettari per settimane aveva provocato la perdita di 23 ettari di soia biologica, 12 di pomodoro biologico e 17 di sorgo. Come riporta invece Paolo Rosetti, direttore della Cab Comprensorio Cervese, “tra le giornate di lunedì e martedì, in sole 36 ore, sono caduti quasi 150 millimetri di pioggia, causando l’allagamento di 50 ettari nella zona di Tantlòn: abbiamo subito danni sul grano appena riseminato e, per la prima volta in 20 anni, abbiamo dovuto sospendere il processo di lavorazione e selezione delle piantine di fragola a causa dell’impossibilità di estrarle dai terreni,“ sottolinea Rosetti. “La pioggia caduta dall’8 al 10 dicembre ha provocato in poche ore la piena dei canali consorziali e dei capifosso, allagando 50 ettari di terreni di nostra proprietà”, aggiunge Claudio Mazzotti, direttore della Cab Campiano.
Il Consorzio di Bonifica della Romagna, intanto, ha attivato tutte le idrovore disponibili per facilitare il deflusso delle acque, ma come puntualizza Giovanni Giambi, direttore di Agrisfera, i danni da pioggia sono iniziati già a ottobre, con “ritardi significativi nella raccolta di colture come la soia di secondo raccolto e il mais, causando un calo di produzione del 15-20%. Anche la preparazione dei letti di semina per i cereali autunno-vernini e i terreni per le colture primaverili è stata gravemente ritardata. Oggi dobbiamo ancora seminare circa 50 ettari di cereali autunno-vernini”.
Giampietro Sabbatani, direttore della Cab Massari, evidenzia che da settembre ad oggi si sono verificati diversi ristagni d’acqua su terreni già provati: “Siamo andati in difficoltà con le semine autunnali. Su 670 ettari previsti, ad oggi ne abbiamo seminati tra i 520 e i 530, lasciando circa 140 ettari ancora incolti”. Franco Balducci, direttore di Cab Fusignano, riferisce invece di “danni limitati”, mentre Lino Bacchilega, direttore della Cab Terra, precisa che “ora il rischio è che non si riescano a rispettare i piani, ma molto dipenderà dall’andamento climatico dell’inverno”