Lido di Savio, per i 39 pini rimasti il futuro è appeso alle prove di trazione

RAVENNA. Pare non ancora deciso il destino dei 39 pini ancora in piedi su Viale Romagna a Lido di Savio, nel Comune di Ravenna. La lunga battaglia tra amministrazione comunale e gruppo di cittadini che li difendono, va avanti. E dopo i 10 alberi abbattuti il 17 luglio scorso, il capogruppo di Lista per Ravenna chiede alla giunta, questo pomeriggio in Consiglio comunale con un question time, se “ucciderà o tutelerà” i rimanenti. Sostenuto da diversi cittadini che vorrebbero assistere alla discussione dell’interrogativo direttamente in Aula. Ma in conferenza dei capigruppo, fa sapere il presidente dell’assise Daniele Perini, si è deciso altrimenti, concedendo solo l’Aula preconsiliare. Ancisi tuona contro la decisione, applaudito dai presenti, ma Perini è irremovibile agli strali del civico che presenta, e ritira a stretto giro di posta, anche una mozione d’ordine in merito. L’assessore ai Lavori pubblici, Massimo Cameliani, risponde dunque agli interrogativi del leader di Lista per Ravenna. Precisando che verranno eseguite le rimanenti cinque prove di trazione previste nell’accordo stipulato dal Comune. Ma dopo il 28 agosto, perché “non sarebbe opportuno durante la stagione turistica”, osserva. I coefficienti di stabilità delle stesse, oggetto di polemica per quanto riguarda il fattore vento, saranno decise dall’agronomo Giovanni Morelli incaricato di effettuarle. Dunque, sottolinea Cameliani, per il futuro degli altri 39 esemplari “è opportuno attendere l’esito delle prove per avere un quadro più completo”.
Inoltre si valuterà l’opportunità di ulteriori test, aggiunge, per decidere quali pini nel caso conservare nel rispetto del progetto del Parco marittimo che prevede la realizzazione di un percorso pedonale e ciclabile in totale sicurezza, eliminando dunque il dissesto da radici. I ritardi nel progetto, conclude la serie di risposte, “non sono imputabili all’amministrazione”, ma alla serie di petizioni e ricorsi presentati, che si sono tutti risolti a favore del Comune. Infatti nelle altre aree della località interessate, fa notare, “i lavori sono in regola e si sono conclusi”. Di certo “non finisce qui”, avverte Ancisi, ironizzandosul fatto che “la stagione turistica c’era già il 17 luglio quando sono stati abbattuti 10 pini” e non è vero, conclude, che la Giurisprudenza si è espressa a favore del Comune.