Legacoop Romagna: “Non si pensi solo al Ponte sullo Stretto, il nostro territorio ha bisogno di un vero sviluppo delle infrastrutture”
- 30 settembre 2025

Un “patto” per lo sviluppo delle infrastrutture necessarie per lo sviluppo dell’economia in Emilia-Romagna che porti ai cantieri per il collegamento veloce tra Forlì e Cesena, il casello autostradale della fiera di Rimini, il quadruplicamento della ferrovia tra Bologna e Castel Bolognese, fino al sistema regionale degli aeroporti e ai sistemi interportuali, tra gli altri. A proporlo, con un documento consegnato oggi all’assessora regionale Irene Priolo e prossimamente anche ai presidenti delle Province, ai sindaci, ai consiglieri regionali e ai parlamentari eletti nel territorio è Legacoop Romagna, forte delle sue 360 cooperative associate nelle province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, con un valore della produzione pari a 7,5 miliardi di euro, più di 25.000 lavoratori e oltre 320.000 soci. La centrale cooperativa romagnola mette in fila dunque le “infrastrutture strategiche su cui le cooperative romagnole chiedono di avviare cantieri al servizio dell’economia del territorio”. Assieme all’auspicio dello “sblocco da parte del Governo e della struttura commissariale di tutte le risorse necessarie per il ripristino e il miglioramento delle strade colpite da movimenti franosi nei territori collinari e montani”.
E con, sul piatto, “l’opportunità di creare una regia unica tra i porti della Romagna, in grado di coordinare le politiche commerciali e turistiche”.
“Non c’è solo il Ponte sullo Stretto”
La progettualità nazionale “si concentra quasi solo sul Ponte sullo Stretto di Messina - fa notare il presidente di Legacoop Romagna, Paolo Lucchi - ma le infrastrutture necessarie al nostro territorio languono, a partire dal passante strategico di Bologna e dal suo potenziamento, da cui dipendono non solo lo sviluppo dell’Emilia-Romagna, ma anche la sua attrattività economica e sociale”. Ecco perché, afferma, “occorre tornare a parlare di quello che serve ai territori, se vogliamo sostenerne la tenuta e lo sviluppo. Gli interventi di ammodernamento che abbiamo inserito sono indispensabili, anche nell’ottica di una nuova visione della mobilità emiliano-romagnola”. L’augurio è di “poter essere fra i protagonisti di un nuovo grande Patto per le Infrastrutture al servizio di questo sistema produttivo, capace di assumersi la responsabilità di individuare le priorità di intervento infrastrutturale e avviarne la realizzazione”, aggiunge Lucchi.
Puntando il focus sui territori, nel ravennate Legacoop ritiene urgente un ammodernamento dei collegamenti da e verso il porto di Ravenna, “infrastruttura che rappresenta il perno originario della zls regionale”. Tra gli interventi chiave si indicano il quadruplicamento della linea ferroviaria Bologna-Castel Bolognese e la realizzazione del bypass del Canale Candiano, “indispensabile per alleggerire il traffico urbano e garantire un collegamento più diretto tra le aree portuali e la viabilità principale”. Sempre riguardo al porto, Legacoop Romagna valuta positivamente il potenziamento degli scali merci in destra e sinistra Candiano, recentemente annunciato dal Comune di Ravenna, insieme all’Autorità Portuale e Rfi. “Strategico” il collegamento tra Ravenna e Ferrara, per intercettare i futuri flussi della Cispadana. Legacoop Romagna sottolinea poi la necessità di ampliare e mettere in sicurezza la SS67 Tosco-Romagnola-Ravegnana. Per questo appoggia la strategia dei Comuni di Ravenna e Forlì di procedere per lotti, iniziando con la realizzazione del bypass di Coccolia. La centrale cooperativa chiede anche l’adeguamento dell’intero tratto romagnolo della SS16, da Alfonsine a Cattolica, partendo dall’ultimazione dei lavori di ampliamento della tangenziale di Ravenna e dalla realizzazione delle varianti ai centri abitati. L’interporto di Lugo, infine, “infrastruttura fondamentale della nuova Zona logistica semplificata, vedrà legato il proprio futuro agli investimenti in innovazione tecnologica e digitalizzazione che istituzioni e strutture gestionali saranno in grado di realizzare”.
Per il territorio di Forlì-Cesena, si chiedono interventi in particolare per la rete stradale e l’aeroporto. Ancora “strategica, nonostante il dibattito vada avanti da decenni, è considerata la realizzazione di un collegamento veloce tra Cesena e Forlì, la cosiddetta ‘Via Emilia bis’”, spiega Legacoop Romagna. Altro intervento prioritario è l’ampliamento e la messa in sicurezza della E45 Orte-Ravenna. Anche per quanto riguarda Forlì viene giudicata positivamente la strategia di avviare per lotti i lavori sulla SS 67 Tosco-Romagnola-Ravegnana, a partire dalla realizzazione del bypass di Coccolia. L’interporto di Forlì-Villa Selva è considerato un “nodo strategico” della zls.
L’aeroporto di Forlì e il casello A-14 di Rimini Fiera
Quanto all’aeroporto Ridolfi di Forlì, Legacoop Romagna sottolinea la necessità di “consolidare il sistema aeroportuale regionale”, con l’obiettivo di “valorizzare le identità di tutti e quattro gli scali”. Il Ridolfi sta progettando una parziale conversione della sua destinazione passeggeri “che sembra avere le carte in regola per funzionare” e “convince l’apertura alla nuova progettualità finalizzata all’utilizzo dello scalo forlivese anche come hub per le merci”.
Infine nel riminese Legacoop Romagna ritiene fondamentale la realizzazione del nuovo casello sull’A14, in corrispondenza della fiera. Guardando all’attrattività turistica della Romagna, la realizzazione del “Metromare” Rimini-Riccione viene vista come “realizzazione parziale di una infrastruttura che da Cattolica a Ravenna dovrà potenziare e migliorare l’intero collegamento ferroviario di costa con Bologna, esattamente come previsto nel Programma di mandato della Giunta regionale”.
L’aeroporto di Rimini, che nei primi sette mesi del 2025 ha registrato un aumento del 32,5% dei passeggeri rispetto all’anno precedente, “raccoglie i frutti di un investimento sulla destinazione del territorio”. Un percorso che per Legacoop Romagma “va incentivato, vista anche l’azione di marketing sostenuta da tutti i comuni costieri della provincia”.