La Regione Emilia-Romagna: “Inaccettabile il gas russo a Ravenna”

Guai a far passare il gas russo dal rigassificatore di Ravenna. Alza la voce la Regione Emilia-Romagna, dopo il caso della nave spagnola LLGGeneva portato a galla da un’inchiesta di ‘Presa Diretta’. “Riteniamo inaccettabile che si acquisti Gnl da fornitori russi- attacca il vicepresidente della Regione, Vincenzo Colla - quando i rigassificatori erano concepiti proprio per determinare l’indipendenza dal gas proveniente dai canali russi Stream 2 e Stream 1 verso l’Europa”. Per questo, annuncia Colla, “formalizzeremo agli organismi di controllo che tali fatti non debbano più succedere”. Del resto, sottolinea il vicepresidente, “le informazioni relative alle imprese autorizzate ad importare e dei Paesi in cui il gas importato è prodotto, non sono detenute dalla Regione, sono invece nella disponibilità del ministero e di Arera”. Colla risponde così oggi in Assemblea legislativa all’interrogazione della capogruppo Avs, Simona Larghetti. Che sollecita: “Ci sembra opportuno che la Regione aumenti il suo controllo nei confronti degli organismi di controllo. Perché se gli organismi di controllo non controllano, non possiamo permettere che l’Italia diventi ritorni a essere un mercato per il gas russo, tantomeno passando da Ravenna e dalla nostra regione, proprio quando stiamo cercando di diversificare gli approvvigionamenti”.