La Provincia non avrà più il sindaco di Ravenna come presidente

In attesa della riforma che vorrebbe dotare nuovamente le Province di presidenti e consigli eletti dai cittadini, l’ente di piazza Caduti per la Libertà domenica 29 settembre vedrà al voto tutti i consiglieri e i sindaci dei 18 comuni del ravennate. In palio il rinnovo del consiglio provinciale, quanto al presidente, il mandato andrebbe a scadenza nel 2026 ma come noto, Michele De Pascale, sindaco di Ravenna, è impegnato nella corsa alla presidenza della Regione e quindi in ogni caso dopo il voto del 17 e 18 novembre decadrà dalle cariche. A quel punto è previsto la reggenza della vicepresidente, la sindaca di Russi, Valentina Palli. Un incarico a tempo, perché il nuovo consiglio avrà infatti 90 giorni per eleggere il presidente, tra i sindaci e i consiglieri dei comuni ravennati.
Finestra temporale nella quale Ravenna, senza sindaco in carica, sarà governata da un reggente fino alle elezioni comunali della primavera 2025. Va da sé che il presidente della Provincia non sarà il sindaco di Ravenna, come è avvenuto finora. La carica andrà a uno o a una dei primi di cittadini eletti nei comuni del ravennate, con l’eccezione di Brisighella tutti espressione di coalizioni di centrosinistra. Due le liste in corsa per il consiglio provinciale, espressione del centrosinistra e del centrodestra e composte da un minimo di 6 e un massimo di 12 candidati.
Il centrodestra, fa sapere il coordinatore provinciale di FdI Alberto Ferrero, conta di eleggere 2 o 3 consiglieri su 12. Il centrosinistra con la lista Insieme per la Provincia ha aspettative più alte. «In Provincia c’è un’ottima squadra di lavoro – spiega la vicepresidente Valentina Palli – con Nicola Pasi come capo di gabinetto dedicato a tempo pieno. La gestione del post alluvione e i fondi Pnrr ci impegneranno nei prossimi mesi, ma lavoreremo sereni grazie alle competenze presenti». Con il riordino voluto da Tiziano Delrio nel 2014 le Province sono enti di secondo livello gli enti ai quali è stata assegnata la gestione delle strade, dell’edilizia scolastica e di alcune autorizzazioni ambientali. Domenica 29 le operazioni di voto si svolgeranno dalle 8 alle 20 nell’unico seggio allestito all’interno del palazzo della Provincia, nelle liste nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore al 60 per cento del numero dei candidati