L’Antitrust scrive ai Comuni romagnoli: «Dite come metterete all’asta le spiagge»

Ravenna

Una lettera che inquieta i Comuni della Riviera, già arrivata in molti municipi e attesa anche in altri Enti locali. A inviarla è l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, quella che informalmente viene definita l’Antitrust italiana, che negli ultimi dieci giorni ha fatto pervenire ai sindaci di varie Amministrazioni una missiva con cui chiede di «approfondire le modalità di rilascio delle concessioni demaniali marittime a uso turistico-ricreativo».

Argomento sensibile

A rendere pertanto ancor più rovente la materia, scossa – da un quindicennio a questa parte – dalla direttiva Bolkestein, è una approfondita richiesta documentale giunta, per certo, ai Comuni di Ravenna, Rimini, Bellaria e Cervia. Un elenco di nove quesiti che la dirigente firmataria dell’Agcm motiva come «esercizio della propria attività istituzionale, a seguito di una segnalazione».

E con il documento l’Antitrust chiede ai vari Comuni, a seguito delle delibere emanate in materia dalle varie Amministrazioni, di fornire con il termine di 10 giorni dal ricevimento della missiva, innanzitutto la copra del Regolamento sull’uso del demanio marittimo del Comune di pertinenza. Insieme a questo, l’Agcm vuole dagli Enti locali anche «informazioni di dettaglio relative alle concessioni in essere, precisando per ognuna delle concessioni censite, la data di rilascio, la procedura concessoria seguita, le proroghe accordate e le motivazioni che le hanno rese necessarie».

Le richieste

Nella lettera, anche la volontà di avere «precisazioni particolareggiate sulle procedure di cui il Comune intende avvalersi» e indicazioni sui «criteri specifici che il Comune intende adottare» nell’ambito delle procedure ad evidenza pubblica che saranno esperite.

Da parte dell’Agcm, pertanto, non solo la necessità di capire con che genere di provvedimento gli Enti locali hanno recepito la proroga con cui il Governo ha spostato al 2024 la scadenza delle concessioni, ma anche come le Amministrazioni locali intendano organizzarsi nel momento in cui dovranno istruire i bandi e fare le gare.

Direttamente ai Comuni, quindi, l’Agcm chiede anche il «cronoprogramma delle assegnazioni delle concessioni demaniali marittime». Se, quindi, i Comuni hanno interpretato in maniera piuttosto variegata la lettera d’indirizzo con cui il Governo ha indirizzato gli Enti locali a disporre un’estensione a tutto il 2024 dei titoli concessori, ora l’Antitrust sembra voler riscontrare l’aderenza di questi atti con l’espressione del Consiglio di Stato, che aveva dichiarato l’impossibilità di procedere a ulteriori proroghe. Direzione nella quale si era espressa la stessa Agcm. Un passaggio che non tarderà a innescare ulteriori polemiche.

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