In Romagna più di un cittadino su tre ha subito truffe

Più di uno su tre dichiara di essere stato vittima di truffa almeno una volta. Per la maggior parte, si è trattato di un episodio singolo (74%), ma il 12% ha subito tre o più truffe. Succede in Romagna dove però, dopo lo smacco, non si resta a piangerci sopra. Il 94% delle vittime non si dà per vinto: nel 23% dei casi le persone si sono rivolte alle Forze dell’Ordine, il 17% ha scelto di affidarsi alle associazioni di tutela dei consumatori e il 6% è andato un avvocato. È quanto racconta un’indagine condotta da Adiconsum su 1.620 cittadini dell’Emilia-Romagna tra i quali 450 delle province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini. L’indagine dice che se nel resto della regione a farla da padrone sono le truffe bancarie e i falsi investimenti, in Romagna i cittadini cadono vittime soprattutto di acquisti online andati a male e contratti telefonici mai richiesti. «Due insidie che entrano direttamente nella vita quotidiana, mostrando quanto il fenomeno sia ormai radicato», dice la Cisl Romagna rendendo noti i risultati dell’indagine della sua associazione dei consumatori con questa ‘sintesi’: «Il pericolo non arriva con un passamontagna, né si nasconde in un vicolo buio. In Romagna, l’inganno viaggia su fili invisibili, si nasconde dietro uno schermo o si insinua in una voce al telefono». Il campione dell’indagine era per il 62% composto da uomini, il 37% da donne (un 1% non ha specificato il genere). L’età più rappresentata è tra i 51 e i 65 anni, seguita dalla fascia 36-50enni. Il livello di istruzione è medio-alto, con una prevalenza di diplomati e laureati. Per quanto riguarda la residenza, il 47% vive a Forlì-Cesena, il 27% a Rimini e il 26% a Ravenna, con la maggior parte degli intervistati residenti in pianura. «Un identikit che descrive una comunità non certo sprovvista di strumenti per difendersi, eppure i numeri parlano chiaro»: il 36% ha subito una truffa. Di fronte all’inganno, però, molti cittadini cercano punti di riferimento autorevoli e competenti per difendersi. È in questa direzione che si inseriscono anche le principali richieste emerse dall’indagine: più informazione, maggiore trasparenza nei contratti e strumenti di prevenzione efficaci. Non a caso la maggior parte delle persone (41,2%) ammette che la causa principale delle truffe è la mancanza di conoscenza, seguita dalla pressione costante delle telefonate commerciali (28%). Solo il 10% dei casi è dovuto alla voglia di guadagno facile. Nonostante la voglia di reagire, la sensazione diffusa è quella di essere vulnerabili: il 63% dei romagnoli non si sente tutelato di fronte a truffe e raggiri. E tra coloro che dichiarano di sentirsi protetti (il 37%), il 30% ha già subito una truffa. «Questo suggerisce che l’esperienza negativa, pur dolorosa, ha portato a scoprire reti di sostegno e strumenti di difesa prima sconosciuti», dice la Cisl. Le richieste dei cittadini all’indagine di Adiconsum vanno tutte in una direzione: maggiore informazione e trasparenza. Il 44% chiede campagne di sensibilizzazione e chiarezza nei contratti, mentre il 20% vorrebbe limitare le telefonate commerciali. C’è anche chi invoca sanzioni più severe (7%), chi si rivolge direttamente alle banche chiedendo sistemi più sicuri per proteggere i clienti (5%). Per rispondere a questa richiesta di tutela e informazione, Adiconsum Romagna, in collaborazione con i Carabinieri, lancia un ciclo di cinque incontri pubblici gratuiti in diverse città per insegnare a riconoscere i segnali d’allarme e reagire. «Abbiamo pensato a un format che fosse accessibile a tutti e che potesse toccare direttamente i cittadini nei loro territori, offrendo risposte concrete e immediate», dice Fulvio Biondi, presidente di Adiconsum Romagna. Contro le truffe, specie agli anziani, partirà lunedì anche la settima edizione della campagna nazionale ‘Più Sicuri Insieme’ che, in provincia di Ravenna, vedrà il gazebo di Confartigianato ed Anap in tutti i mercati della provincia a partire da lunedì 15 settembre prossimo. L’iniziativa è stata presentata oggi in una conferenza stampa in Prefettura alla presenza del Prefetto di Ravenna Raffaele Ricciardi, della Presidente provinciale di Confartigianato Emanuela Bacchilega, della Presidente provinciale di Anap Roberta Pari e dei rappresentanti di Forze dell’ordine ed amministrazioni comunali. Al gazebo saranno presenti rappresentanti delle Forze dell’ordine (Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di finanza, Polizia municipale) e delle amministrazioni comunali che distribuiranno ai cittadini un vademecum anti-truffa e dispenseranno, soprattutto agli anziani, consigli e raccomandazioni pratiche.