Il vicesindaco Fusignani: “A Ravenna si può circolare serenamente, sulla sicurezza serve serietà e non propaganda”

Ravenna
  • 05 luglio 2025

“Sulla sicurezza serve serietà, non propaganda”. Così in una nota il vice sindaco di Ravenna Eugenio Fusignani: “Nel dibattito politico contemporaneo, la sicurezza è sempre più spesso trasformata in un argomento da campagna permanente, usato in modo strumentale ogni volta che si vogliono cavalcare paure e disagi. Si parla di “emergenza”, di “città fuori controllo”, si grida al pericolo generale, senza dati, senza analisi, senza rispetto per la complessità del tema. Ma la sicurezza è una cosa seria e come tale va trattata, intanto partendo dalla consapevolezza che è un concetto relativo che, dunque, va misurato su basi oggettive, non su sensazioni alimentate ad arte. Dire che una città è “insicura” senza specificare rispetto a cosa, rispetto a quali reati, rispetto a quali territori, è un’operazione tanto facile quanto irresponsabile. Anche a causa di un aumento della violenza giovanile Ravenna vive una condizione analoga a quella di pressoché tutte le realtà delle stesse dimensioni e caratteristiche in Italia e non solo; comunità che devono tenere conto di un contesto nel quale purtroppo si registrano reati ed episodi di criminalità, ma che ogni giorno lavorano per contenerli e arginarli. Ridurre la valutazione della vivibilità di una città a degli episodi o a una singola tipologia di reato è sbagliato e fuorviante. Lo è ancor di più quando lo si fa ignorando che Ravenna è un territorio ricco, dinamico, imprenditoriale, turistico. E sì, è proprio questa vivacità economica e sociale che, talvolta, rende più probabile l’interesse da parte della criminalità predatoria, ma ciò non significa che la città non sia sicura, anzi. Una realtà è insicura quando il sistema di prevenzione e contrasto non funziona. Qui c’è qualcuno che può affermare questo? La collaborazione tra Prefettura, forze dell’ordine, amministrazioni comunali e sindaci è solida e continua. Il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica si riunisce con regolarità, monitora il territorio, agisce con prontezza”.

“A Ravenna si vive serenamente”

“In questo senso - continua Fusignani - desidero dare il benvenuto al nuovo Questore Gianpaolo Patruno, e al contempo rivolgere un saluto al Questore Lucio Pennella, che ringrazio per il costante e puntuale lavoro di coordinamento e controllo del territorio svolto dalla Polizia di Stato, in sinergia con tutte le forze impegnate nella tutela della sicurezza cittadina, compresa la Polizia Locale. È grazie anche a questa presenza attenta e competente e al lavoro integrato tra istituzioni, Forze dell’Ordine e Polizia Locale, se oggi Ravenna è una città in cui si può vivere e circolare serenamente. Il fatto che i cittadini possano muoversi in libertà, girare in bicicletta anche di notte, frequentare centri storici senza timori, è la prova concreta che il lavoro svolto ha garantito un alto livello di vivibilità e tranquillità urbana. Gli episodi ci saranno sempre, ma uno o dieci che siano, resteranno sempre episodi: da valutare e non sottovalutare ma comunque non segnali di un sistema criminale, né sintomi di una città insicura. È fondamentale non confondere la fisiologia della criminalità occasionale con una patologia sociale. Sono due cose profondamente diverse, e saperle distinguere è responsabilità di chi governa, ma anche di chi fa informazione e politica. Chi invece continua a soffiare sul fuoco dell’insicurezza, facendo di pochi casi un caso nazionale, non sta facendo il bene dei cittadini. Alimenta ansia, sfiducia, senso di abbandono. E mina proprio quella coesione sociale che è il primo vero baluardo contro ogni forma di criminalità. La sicurezza non è un feticcio elettorale. È una condizione necessaria per lo sviluppo, la democrazia, il vivere civile. Dove manca, mancano anche crescita, investimenti, opportunità. Ravenna, al contrario, è una città che vive, cresce e lavora, e questo è già, di per sé, il più potente indicatore di sicurezza reale”.

il vice sindaco di Ravenna Eugenio Fusignani

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