Il caldo torrido cucina le cozze in mare, morìa del 30% negli strati superficiali

Le cozze fanno la fine delle rane bollite. In questa estate torrida, il sole a picco e le alte temperature del mare hanno prodotto una moria di mitili: «Il problema, purtroppo, è sempre più evidente - commenta Gabriele Barberini, presidente della cooperativa Nuovo Conisub -. Negli ultimi anni il mare si è fatto sempre più bollente e le prolungate ondate di calore fanno il resto. Le cozze si cucinano. Soprattutto quelle esposte a sud, si lessano letteralmente. Si aprono i gusci e i pesci se le mangiano. Nelle ultime settimane, negli strati più superficiali dell’acqua abbiamo registrato una moria tra il 20 e il 30% dei mitili. La nostra attività di pesca per fortuna si concentra più in profondità, attorno ai 10 metri, dove gli effetti del riscaldamento ancora non si vedono».
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