Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna: ecco i programmi per il 2026

Ravenna
  • 14 novembre 2025

Il Consiglio di Amministrazione e l’Organo di Indirizzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna hanno approvato all’unanimità il documento programmatico previsionale per il 2026. Per la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, presieduta da Mirella Falconi Mazzotti, il 2026 sarà un anno di particolare rilevanza, sia perché sarà il 35° anno dalla nascita del 1° gennaio 1992, sia per i forti ed ulteriori incrementi delle entrate dovuti ai dividendi nuovamente cresciuti della partecipata Cassa di Ravenna Spa.

La Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna è tra l’altro azionista, oltre che della Cassa di Ravenna Spa, anche della Cassa Depositi e Prestiti e della Banca d’Italia, vale a dire le più importanti istituzioni finanziarie del paese, ed opera con prevalenza nei territori in cui è presente La Cassa.

Tre direttrici di intervento

Sono state individuate dal Consiglio di amministrazione e dall’Organo di Indirizzo tre direttrici di intervento: le attività istituzionali, le erogazioni di servizi e comodati d’uso ed i progetti strategici. Per le attività istituzionali, il Cda e l’Organo di indirizzo, tenendo in considerazione il perdurare del delicato momento vissuto da larghi strati della popolazione, ha rafforzato l’impegno in cinque settori di intervento per un importo totale di oltre tre milioni e mezzo, nettamente superiore ai 2 milioni e 700 mila euro dell’anno scorso: anziani e categorie disagiate (in particolare per il sostegno ai mutui prima casa per le famiglie meno abbienti e con l’avvio del progetto per persone disabili a Godo di Russi), educazione e formazione (tra cui spicca il contributo cospicuo per il Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia che nel 2026 festeggerà i primi laureati a Ravenna, ed i numerosi progetti per le scuole di ogni ordine e grado), volontariato (con numerosissimi progetti diffusi su tutto il territorio, tra cui sta avendo particolare rilievo il progetto ‘Il Mare attrezzato’, stabilimento balneare per disabili gravi a Punta Marina), salute pubblica (tra gli investimenti il contributo per la dotazione del robot chirurgico all’ospedale di Ravenna e quello per l’apertura nel 2026 del nuovo centro per trapianti allogenici, unico in tutta la Romagna) e la cultura con il sostegno diretto ad attività e progetti che vanno dalla biblioteca Oriani a Casa Zaccagnini, dal Museo delle Ceramiche di Faenza alle attività del Ravenna Festival e dell’Associazione Angelo Mariani.

La seconda direttrice di intervento riguarda le erogazioni di servizi ed i comodati d’uso: la Fondazione in particolare contribuisce in modo determinante allo sviluppo della Facoltà di Ingegneria con la concessione in comodato d’uso gratuito dell’ampio palazzo di via Tombesi dell’Ova e sostiene le attività del Museo Multimediale Dantesco e la preziosa Biblioteca Dantesca dei Frati Francescani concedendo in comodato d’uso gratuito l’intero piano sovrastante il ‘Chiostro Dante’, di proprietà della Fondazione.

La terza direttrice individuata dal Consiglio di amministrazione e dall’Organo di Indirizzo è quello dei progetti strategici, in cui la Fondazione è impegnata direttamente: i progetti strategici riguardano i Musei Byron, del Risorgimento, delle Bambole ed altri Balocchi, la cui apertura un anno fa ha acceso su Ravenna i riflettori dei grandi media e network internazionali, ospitando Capi di Stato ed Autorità istituzionali dell’Unione Europea, della Repubblica Italiana e di altri Stati come il Regno Unito e la Repubblica di San Marino, portando a Ravenna migliaia di turisti da tutto il mondo, e ricevendo visite importantissime di personaggi eminenti del mondo della cultura, del teatro, della letteratura e della musica.

Nei progetti strategici rientra anche l’organizzazione di ‘Prospettiva Dante’, l’unico grande Festival al mondo dedicato interamente a Dante, alla conoscenza ed alla diffusione della cultura, del pensiero e dell’importanza storica e letteraria del Padre della lingua italiana. Una serie di interventi sono destinati ad ampliarsi ulteriormente a breve quando saranno realizzati il pieno recupero funzionale di Casa Zaccagnini, destinata ad ospitare parte dei volumi della Biblioteca Oriani, e del Palazzo dell’Orologio in piazza del Popolo, recentemente acquisito dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna.

‘Siamo particolarmente soddisfatti di questo bilancio - spiega la presidente della Fondazione Mirella Falconi Mazzotti - per il quale dobbiamo riconoscere un grande merito al Gruppo La Cassa di Ravenna che con la presidenza di Antonio Patuelli ci assicura quest’anno dividendi sempre più cospicui ed importanti con i quali programmare interventi crescenti e strategici sul territorio. Il 2026 sarà un anno di grande importanza per la Fondazione, il cui ruolo centrale nella vita e nello sviluppo dei territori è diventato sempre più crescente e strategico: prova ne è l’aumento esponenziale di attenzione legato ai Musei Byron e del Risorgimento, la crescita delle presenze turistiche e dei giorni di permanenza degli ospiti, la moltiplicazione degli eventi culturali di altissimo profilo e la continua crescita degli studenti e delle studentesse dell’Università, con il completamento del primo ciclo di Medicina come fiore all’occhiello. Questi fatti rappresentano un motivo di grande orgoglio ed uno stimolo a proseguire con sempre più forza e convinzione sulla strada intrapresa dai miei predecessori Lanfranco Gualtieri ed Ernesto Giuseppe Alfieri’.

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