Faenza, da liceo classico a classista per la descrizione on line: «Pochi stranieri, ceto medio-alto». Polemica social, la dirigente: «Caricate informazioni errate, scuola inclusiva”

Una presentazione on line sul sito della scuola ha trasformato l’immagine del liceo classico di Faenza in un liceo classista. Colpa della descrizione dell’istituto in cui si fa riferimento alla composizione della popolazione studentesca, definita costituita «prevalentemente da studenti provenienti da un contesto socio-economico medio-alto», con una percentuale «bassissima» di ragazzi di famiglie svantaggiate e una quota «di studenti con cittadinanza non italiana inferiore alla media regionale e nazionale». Parole che hanno sollevato polemiche a non finire sui social. Ma il testo, a detta della dirigente scolastica Paola Falconi, sarebbe frutto di una composizione non realistica, ma soprattutto non voluta, legata al passaggio tra vecchio e nuovo sito. «Passaggio – spiega la preside, affidando la ricostruzione a una nota ufficiale – in cui sono state caricate informazioni prese dal gestore del sito in maniera automatica» attingendo ad «alcuni stralci di documenti del liceo che estrapolati dal contesto di un documento organico e più complesso si presentano fuorvianti».
Problema tecnico
Nella replica, la dirigente del liceo Torricelli Ballardini (che dopo la fusione di dieci anni fa incorpora anche scientifico, artistico e linguistico) puntualizza che «il testo inserito in presentazione riprende dati statistici dell’Invalsi che sono inseriti nel documento Ptof». Dati, sottolinea, che fotografano il background della popolazione studentesca del liceo rifacendosi «alla descrizione riportata nel Piano triennale dell’offerta formativa su dati del 2020 che non sono stati aggiornati». E che al momento pare non sia possibile correggere per una questione di natura tecnica. «Ad oggi il liceo non può intervenire in tutte le sezioni del sito, c’è una fase di transizione in cui il gestore concede in prima istanza alla scuola l’utenza di autore e solo a completamento della procedura di transizione tra il vecchio e nuovo sito viene consegnata l’utenza di amministratore». Per questo il liceo «non può modificare la pagina interessata alla polemica».
Carriera Alias
Nel chiarire la situazione, la dirigente esprime «amarezza per la strumentalizzazione sui social che in queste ore è stata fatta della sezione incriminata, con accuse e parole pesanti e ingiustificate nei confronti della scuola», rivendicando l’inclusività come elemento distintivo del liceo. «Per chi ha avuto modo di conoscere il lavoro svolto in questi ultimi due anni, sa di aver incontrato una scuola accogliente, in cui le diversità rappresentano una risorsa e un valore aggiunto» specifica, evidenziando come il Torricelli-Ballardini si sia distinto «per l’attenzione rivolta ai suoi studenti e studentesse e ai loro bisogni», avendo «accolto in questi anni alunni e alunne provenienti da altri istituti e “curato” le loro fragilità», impegnandosi «in prima linea sul contrasto alla dispersione scolastica». Inoltre «ha approvato da due anni la carriera Alias per i suoi studenti e studentesse, ha aperto una riflessione importante tra alunni e docenti sui temi della valutazione promuovendo il protagonismo degli studenti su temi così importanti. Il liceo – conclude – è una scuola inclusiva a 360 gradi. Sicuramente tanta strada è ancora da fare e percorrere e tanti gli aspetti da migliorare, ma descrivere la nostra scuola elitaria e classista è strumentale e offensivo nei confronti di un corpo docente che tutti i giorni costruisce relazioni educative, motiva, risponde a bisogni formativi e accompagna studenti e studentesse alla realizzazione del proprio successo formativo».