Faenza, autovelox non omologato: indagato il sindaco. La procura chiede l’archiviazione

Ravenna
  • 31 dicembre 2025

FAENZA - Il sindaco di Faenza Massimo Isola è indagato per falso ideologico: insieme a lui, altri tre dipendenti dell’Unione della Romagna Faentina, appartenenti al corpo della polizia locale. La vicenda riguarda le tanto dibattute procedure di omologazione dei velox nella circonvallazione: un automobilista modenese, vistosi recapitare una multa, ha deciso di tentare la via penale sporgendo querela per falso nei confronti del primo cittadino per le firme apposte ai documenti in qualità di amministratore pubblico. La denuncia ha innescato l’apertura del fascicolo, con la Procura che ha già chiesto l’archiviazione per il primo cittadino e gli altri dipendenti Urf, ma l’automobilista ha presentato la propria opposizione, aprendo così la strada alla conseguente udienza camerale di fronte al giudice.

La vicenda emerge da una delibera della giunta dell’Unione, chiamata al voto sulla concessione del patrocinio legale a favore delle persone indagate. Alla seduta, tenutasi lo scorso 18 dicembre, erano presenti tutti i sindaci dell’Urf (ad esclusione del primo cittadino di Brisighella, Massimiliano Pederzoli, sostituito con delega dall’assessore Dario Laghi), che hanno espresso parere favorevole alla nomina dell’avvocato: nel verbale si legge che, prima del voto, Massimo Isola ha lasciato la seduta, presieduta così dal suo vice Luca Della Godenza per quanto concerneva la specifica delibera.

Il Comune, contattato, preferisce non rilasciare dichiarazioni a riguardo. Di certo c’è che la notizia evidenzia tutte le criticità legate ai fumosi contorni giuridici dell’omologazione di autovelox: a dirimere le questioni legali inerenti il tema - per la stragrande maggioranza impugnazioni di multe - sono solitamente i giudici di pace, il cui orientamento negli ultimi tempi sembra essere quello di annullare le sanzioni che derivano da rilevatori di velocità non debitamente omologati. A Faenza si sono registrati casi di questo tipo anche per gli stessi velox posti sulla circonvallazione. Il cuore del problema sta nella distinzione giuridica tra approvazione e omologazione dell’apparecchio: se lo strumento non risulta ufficialmente omologato, la multa deve essere dichiarata illegittima. Ma, se il verbale della sanzione dichiara formalmente l’omologazione di uno strumento che è stato solo approvato, per un’impugnazione davanti al giudice di pace serve la querela per falso, sfociando così in ambito penale.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui