Esposti in procura per i pini di Lido di Savio: «Alberi danneggiati dalle prove di trazione»





Nuovo capitolo nella vicenda dei pini marittimi di viale Romagna. Il gruppo “Salviamo i pini di Lido di Savio e Ravenna”, insieme alla sezione ravennate di Italia Nostra, ha presentato cinque esposti in Procura e due denunce-querele per fermare il progetto del parco marittimo, che prevede l’abbattimento di nuovi alberi. Le accuse riguardano falso in atto pubblico e danneggiamento. Al centro della contestazione ci sono le prove di trazione commissionate dal Comune per verificare la stabilità degli alberi. Secondo gli ambientalisti, l’uso di ruspe e martelli pneumatici per rompere le aiuole di cemento alla base dei pini avrebbe indebolito le radici, compromettendo l’esito delle verifiche e portando a certificare come instabili alberi che prima non lo erano. A sostegno della tesi è stato acquisito il parere dell’ingegnere tedesco Lothar Wessolly, inventore dei test di trazione, che definisce “assurdo” scavare e sigillare i siti con catrame bollente dopo le prove. Assistiti dall’avvocata Virginia Cuffaro, i cittadini chiedono di fermare gli abbattimenti e aprire un confronto con l’amministrazione comunale. Italia Nostra esprime preoccupazione per la ripresa dei lavori e sollecita un tavolo di dialogo per salvaguardare i pini, patrimonio storico e ambientale della costa ravennate.
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