Con quasi la metà dei 1.371 interventi ultimati, in Emilia-Romagna avanza il “Piano Marshall dell’acqua” varato dalla Regione con un investimento complessivo di 1,2 miliardi di euro per il periodo 2018-2025: 800 milioni per opere irrigue a cui si aggiungono 450 milioni per interventi sulla sicurezza del territorio, di cui 363 a seguito dell’alluvione del maggio 2023 e 13 sui Piani della Protezione civile regionale per gli eventi del 2023 e del 2024. L’aggiornamento sull’avanzamento dell’insieme dei progetti è stato fatto oggi con una conferenza organizzata dalla Regione e dall’Associazione nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue (Anbi). Si tratta di “un piano importantissimo, realizzato in collaborazione con il sistema delle Bonifiche che io definisco un’infrastruttura strategica del Paese e quindi anche della nostra regione”, sottolinea l’assessore all’Agricoltura dell’Emilia-Romagna, Alessio Mammi.
Il piano che le Bonifiche stanno realizzando “ci consentirà di aumentare la superficie irrigua, aumentare l’efficienza e anche di ridurre eventuali inefficIenze e sprechi. Ci sarà un aumento di 70 milioni di metri cubi di acqua che si potranno utilizzare in maniera più intelligente e puntuale”, aggiunge Mammi, con “un risparmio energetico stimato in tre milioni di kilowatt all’anno”. Inoltre, “sono fuori bandi per 20 milioni - segnala l’assessore - per la realizzazione di invasi aziendali, per tenere l’acqua quando c’è e usarla nei periodi di siccità. E faremo presto un bando da 24 milioni per la prevenzione delle frane e del dissesto idrogeolico, sempre rivolto alle imprese agricole e agli enti di bonifica”.
I risultati al centro del convegno di oggi dimostrano “come i Consorzi di bonifica siano capaci di raccogliere le esigenze del territorio, progettare, mandare in gara e soprattutto realizzare in tempi record”, sottolinea il presidente di Anbi, Francesco Vincenzi. “Oggi siamo tra le stazioni appaltanti del Pnrr che stanno rispettando tutte le milestones previste dal Governo- afferma Vincenzi- ovvero gli obiettivi finali: ad andare alla fine dell’anno finiremo quasi l’80% dei progetti iniziati e ad andare al 30 marzo non solo li finiremo ma collauderemo tutte le opere finanziate dal Pnrr”. Ma l’impegno dei Consorzi proseguirà, perchè “conclusi questi interventi abbiamo già importanti e nuove opere per migliorare la resilienza dei nostri territori, l’uso consapevole dell’acqua a sostegno del mondo agricolo che per noi, come per l’intero Paese, è fondamentale”, aggiunge il presidente dell’Anbi. “Poter continuare in un ottimo rapporto di collaborazione con i Consorzi è per noi davvero vitale”, sottolinea Cleto Carlini, che guida la Direzione generale cura del territorio e dell’ambiente di viale Aldo Moro. Il Piano dell’acqua, ricorda intanto la Regione, comprende la realizzazione di invasi a scopo irriguo, casse di espansione, impianti idrovori per lo scolo e irrigazione ma anche interventi per rendere più efficiente la rete di adduzione e distribuzione, oltre a opere di prevenzione del dissesto idrogeologico, in collina e montagna.