Elezioni Regionali, la direzione del Pd dell’Emilia-Romagna all’unanimità candida De Pascale a presidente

Ravenna
  • 12 luglio 2024

All’unanimità, dopo una riunione durata circa tre ore, stasera a Bologna la direzione regionale del Pd dell’Emilia-Romagna ha votato per conferire l’investitura di candidato a presidente dell’Emilia-Romagna a Michele De Pascale, sindaco di Ravenna. Un applauso lo saluta all’arrivo nel cortile. E poi baci, abbracci, strette di mano e selfie a ripetizione. Il dibattito del resto era già indirizzato su una strada condivisa, reso solo difficile solo dal fatto che l’aria condizionata è rotta e tutti i delegati all’interno faticano a resistere al caldo. Ma l’entusiasmo è tanto, al punto che lo stesso De Pascale al suo arrivo si dice emozionato e “onorato” di ricevere oggi questa investitura. Camicia bianca, jeans, giacca sulle spalle e telefono all’orecchio, il sindaco di Ravenna si presenta così scusandosi per il ritardo (di un quarto d’ora).

Sulla strada lo accolgono il segretario regionale del Pd, Luigi Tosiani, la numero uno del partito di Bologna, Federica Mazzoni, e i segretari provinciale e comunale del Pd di Ravenna, Alessandro Barattoni e Lorenzo Margotti. Il clima è di festa, tanto che Davide Baruffi, sottosegretario alla presidenza della Regione, si lascia andare alla battuta: “Ti prestiamo una cosa che deve tornare a Modena il prima possibile”, dice riferendosi alle origini modenesi di Bonaccini. “Noi abbiamo fatto così”, risponde De Pascale sorridendo, ricordando la sua provenienza ravennate così come l’ex governatore Vasco Errani.

Prima di entrare in direzione, De Pascale si ferma con la stampa.

Bonaccini ha detto che farà meglio di lui. «E’ un’asticella troppo alta- si schermisce De Pascale- con Stefano, oltre all’apprezzamento per il suo lavoro, c’è un legame molto forte fin da quando ero ragazzino. Ho sentito tanto il suo sostegno e anche la libertà che ci ha offerto. Questa è una scelta che ha dentro anche una scelta generazionale, una nuova generazione che si è provata prima nei Comuni e che si mette in campo». Da parte di Bonaccini, insiste quindi De Pascale, «c’è un grande messaggio di libertà», che a partire dal lavoro fatto in questi anni va nell’ottica di «costruire la Regione del futuro sentendosi liberi di immaginare, programmare, ascoltare e affrontare i problemi».

Ad esempio, cita De Pascale, «il sistema sanitario sta crollando e se le soluzioni non le trova l’Emilia-Romagna, non le trova nessuno. Su questo la volontà è stare con l’orecchio a terra e proporre anche dei cambiamenti”. E poi, aggiunge il sindaco di Ravenna, “a 39 anni non si può pensare di non immaginare un cambiamento e un futuro».

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