Elezioni Ravenna, il Pri: “Il vicesindaco a noi? Decide Barattoni”

Non sarà nella delegazione del partito repubblicano che incontrerà il neo sindaco Alessandro Barattoni in vista della formazione della giunta, ma Eugenio Fusignani, ex vicesindaco e segretario regionale dell’Edera guarda con soddisfazione il risultato del suo partito. Per la prima volta dopo oltre 20 anni il Pri non sembra intenzionato a chiedere esplicitamente il ruolo di vicesindaco, complice anche un risultato elettorale positivo attestato sul 4% ma che lo equipara nella coalizione al Movimento 5 stelle e ad Alleanza Verdi Sinistra. A caldo il capogruppo Giannantonio Mingozzi aveva rivendicato la carica di vicesindaco per il partito. «Mingozzi non dice cose anomale, c’è una tradizione e un peso, ma va rispettata l’autonomia del sindaco valutando gli equilibri politici. Nel 2021 tre forze attestate sul 5%. Questa volta 3 forze sul 4% separate da una manciata di voti. C’è una storia e un equilibrio nella città. Sarà il sindaco a fare sintesi. Il Pri non deve agitarsi su questo. Noi comunque ci saremo, con chi e con quale ruolo vedremo».
Cinque forze eleggono un consigliere e possono ambire a un posto in giunta, ma su nove posti disponibili il Pd, c’è da credere, terrà per sé la maggioranza. «Il Pri ha raccolto un risultato molto buono sotto molti punti di vista. Prendere 2.500 voti non è facile ancor più considerando che l’80% è un voto di preferenza. Per il nostro partito è un valore aggiunto. Aver preso il 4,2% senza traino nazionale è l’esito di un gioco di squadra. Va dato merito al capolista Mingozzi di aver guidato e trascinato la lista, superando le 300 preferenze». Fusignani non si spinge a definire le deleghe affini ai temi del Pri e assicura: «A noi interessano le cose da fare, le deleghe fanno parte della composizione degli assetti. Ci preme cosa si fa per la città e in che tempi». Quanto al suo coinvolgimento nella nuova giunta non si pronuncia, ricordando i candidati in lista e i dirigenti del partito. «Il nome lo deciderà il partito, se il sindaco chiederà una rosa gliela forniremo».
Dopo l’elezione del sindaco De Pascale a presidente della Regione e il passo indietro di Fusignani dal ruolo di reggente, spetta a Barattoni trovare l’equilibrio all’interno della coalizione che comprende la sinistra, i 5Stelle, i centristi e il Pri. E sulla competizione Fusignani ricorda. «Abbiamo avuto un candidato sindaco impeccabile nella gestione della campagna elettorale. Ci sono forze politiche che invece di raccontare quello che volevano hanno preferito attaccare il Pri. Ma la serietà in politica paga. Stupisce che i nostri cugini abbiano rifiutato la nostra proposta, insieme saremmo stati il terzo partito della città, il secondo della coalizione. Adesso sarà più difficile ricostruire un’area laica, perché senza i repubblicani quell’area non c’è».