Donne seminude nella vetrina del comitato elettorale di Enrico Randi di “Noi”. Polemica a Lugo

Per Enrico Randi, che con il progetto civico “Noi” è uno degli scontati partecipanti alle Amministrative a Lugo, l’importante è che se ne parli. Con le sue storie sui social, talvolta davvero bizzarre, ha strappato anche molti sorrisi. Poi i volantini con le giovani comparse spacciate per lughesi, dopo ancora i manifesti con la ragazza che mostrava un doppio dito medio – la cui immagine in realtà reclamizzava dei vibratori in siti stranieri – e poi quelle otto fotografie di donne seminude affisse alla vetrina della sede del suo comitato elettorale, che verrà inaugurata il 17 marzo ufficializzando la candidatura.

E così a qualcuno è parso che quello fosse un negozio di intimo, ma c’è anche chi è rimasto indignato: non solo le femministe, ma anche persone normalissime, di qualsiasi sesso ed età, convinte che non ci possa essere nessuna correlazione tra la figura di una donna in pose esplicite e la politica, se non quello della mera provocazione. «Il nostro messaggio vuole essere quello dell’affermazione femminile – ha cercato di spiegare Randi – la fecondità, la bellezza e la gestione matriarcale, per incoraggiare il mondo femminile a prendere posizione. La Romagna è tradizionalmente matriarcale: io stesso ho dovuto chiedere il permesso a mia moglie prima di candidarmi. Non alimento le polemiche, che in quanto tali non costruttive».

Certo è che a ridosso dell’8 marzo non è raro vedere le immagini di uomini in perfetta forma fisica nella reclame di qualche serata dedicata al mondo femminile. Ma quello è lo spirito goliardico della festa. Ed ora in tanti gli hanno chiesto se non pensa che quelle immagini possano veicolare l’oggettivazione del corpo femminile.

«Assolutamente no – ha risposto – e chi sostiene ciò probabilmente è colui che si vergogna dei propri inguaribili pregiudizi. Dietro quelle immagini c’è uno studio attento, un messaggio di cura e arte del femminile. L’obiettivo è porsi delle domande, chi lo fa non sarà mai tanto presuntuoso da sapere già tutto».

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