Deltaplano caduto tra Forlì e Ravenna: la telecamera sul casco ha filmato lo schianto

Potrebbe esserci un video girato a bordo del deltaplano a motore precipitato mercoledì sera a Filetto. Un filmato realizzato con una telecamera posta nel casco di una delle due vittime, che potrebbe fornire una preziosa testimonianza degli attimi cruciali che hanno preceduto l’incidente in cui hanno perso la vita il pilota e istruttore 69enne Bernardino Panzacchi, e il passeggerlo 32enne Fatjon Garxenaj. È questo uno dei primi riscontri dell’inchiesta aperta dalla Procura di Ravenna, alla quale è passata la competenza dell’indagine per una questione territoriale. Il campo nel quale il veivolo si è schiantato si trova infatti ad appena 5 chilometri dal confine con la provincia di forlivese, non molto distante dall’aviosuperficie di Villafranca, da dove il deltaplano era decollato. L’evento ha portato dunque all’apertura di un fascicolo per omicidio colposo, al momento contro ignoti.

Il testimone: una caduta verticale


Fra i primi accertamenti disposti dal sostituto procuratore di turno, Angela Scorza, sarà effettuata oggi l’autopsia sul corpo del 69enne. Panzacchi non era certo alle prime armi, tutt’altro; vantava una medaglia di bronzo Coni come campione italiano di volo da diporto o sportivo, insomma era un pilota esperto. Si vuole escludere dunque un eventuale malore come causa dell’incidente. Questo anche alla luce della dinamica dello schianto, per come riferita da un testimone oculare che da terra ha visto il deltaplano abbattersi nel campo coltivato fortunatamente distante dal centro abitato. Si tratta di un contadino, il quale avrebbe riferito di avere notato il veivolo precipitare “a candela” avvitandosi un paio di volte su se stesso, con una caduta verticale che non ha lasciato scampo ai due occupanti.

Il paracadute non si è aperto


Altro aspetto importante nella ricostruzione della dinamica riguarda il paracadute d’emergenza per il volo di diporto. Quel mezzo aereo, di proprietà dell’ associazione sportiva dilettantistica A.Li Soccorso di Villafranca, ne era dotato; eppure nulla è scattato per frenare l’impatto al suolo. Ecco perché già ieri gli inquirenti sono tornati sul posto per recuperare tutti i rottami che nello schianto sono stati proiettati a distanza. Insieme al corpo principale del mezzo aereo, sono stati posti sotto sequestro in vista di una probabile consulenza tecnica che dovrà appurare se tutto fosse a norma o se ci fosse qualche malfunzionamento che possa avere influito sulla perdita di controllo.
Informazioni, che incrociate, potranno rispondere alle domande rimaste in sospeso sulle cause della tragedia, al momento ancora incerte lungo la linea che divide fatalità, errore umano e guasto tecnico. Molto potrebbe dire anche l’eventuale filmato della telecamera posizionata sul casco di una delle due vittime. Probabilmente una action-camera il cui grandangolo potrebbe avere inquadrato anche le ultime manovre effettuate, sempre che fosse in modalità di registrazione e che l’urto non ne abbia danneggiato irreversibilmente il contenuto.

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