Delitto di Ilenia a Faenza, la figlia vuol vedere padre e killer

Per il momento la figlia di Ilenia Fabbri non potrà vedere il padre in carcere. Arianna lo aveva chiesto all’indomani dell’interrogatorio di garanzia nel quale il 54enne Claudio Nanni aveva ammesso di avere assoldato Pierluigi Barbieri, l’uomo che la mattina del 6 febbraio scorso le ha ucciso la mamma nell’abitazione di via Corbara. E’ uno choc dopo l’altro quello che la 21enne sta vivendo. Non solo perché ha scoperto che il padre per 25 giorni le ha mentito, dicendole di non c’entrare nulla con la morte della 46enne, salvo poi raccontare davanti al gip Corrado Schiaretti di avere promesso 2mila euro all’amico reggiano “solo” per spaventare l’ex moglie e dissuaderla dal proseguire la causa di lavoro che aveva avviato contro di lui. Il vero trauma è stata la confessione fatta dall’assassino – lo “Zingaro” come è conosciuto nell’ambiente criminale –, che ha riferito al gip di avere ricevuto da Nanni il preciso incarico di eliminare la donna, accordandosi per un compenso di 20mila euro e un’auto.

«Voglio parlare con l’assassino»

Arianna vuole guardarli negli occhi tutti e due. Non solo il genitore, ma anche il sicario. E tramite il proprio avvocato Veronica Valeriani ha presentato due distinte istanze per entrare nelle case circondariali di Ravenna, dove è detenuto il padre, e Forlì, dove invece è rinchiuso lo “Zingaro”. «Voglio parlare – avrebbe scritto la ragazza – con l’assassino di mia madre». A pesare sul “no” al colloquio deciso dal sostituto procuratore Angela Scorza, titolare del fascicolo, potrebbe essere il duplice ruolo che Arianna riveste involontariamente. Da un lato, in quanto familiare del detenuto, avrebbe diritto alla visita nella casa circondariale di Ravenna; dall’altro, tuttavia, è anche parte offesa di quello che sarà il processo nei confronti dei due indagati davanti alla Corte d’Assise, entrambi accusati di omicidio volontario pluriaggravato.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui