“Per questa Regione il tema della lotta contro la violenza di genere è un tema centrale e prioritario”. Lo ribadisce con forza il presidente dell’Emilia-Romagna Michele De Pascale, criticato dai centri antiviolenza per il suo commento alla vicenda che coinvolge il sindaco di Cervia Mattia Missiroli, indagato per presunti maltrattamenti ai danni della moglie. “Loro hanno usato la parola ‘ambiguità’, io non so se sono stato male interpretato nelle cose che ho detto”, replica De Pascale, oggi a margine di una conferenza stampa, provando a fare chiarezza: “C’è una netta divisione fra il piano penale e il piano politico. Il piano penale prevede che per tre gradi di giudizio una persona sia innocente finché non viene condannata. C’è un piano politico che invece è completamente diverso e che può prevedere delle scelte anche laddove uno, ovviamente, sostenga la propria innocenza”, come quella appunto che porterebbe alle dimissioni di Missiroli.
De Pascale sottolinea anche quanto la vicenda lo coinvolga emotivamente per l’amicizia con le persone coinvolte: “Quando le vicende sono distanti le commentiamo sui giornali, quando sono vicine le sentiamo e ci fanno star male. Il dolore lo rivendico lo rivendico pienamente”, dice il governatore Pd. “La cosa più importante pero’- conclude - è che tutte le donne di questa regione che ritengono di aver subito violenza, che hanno subito violenza, che vogliono un consulto, sanno che in questa regione hanno centri di grande qualità che sono in grado di supportarle, di consigliarle e che sono sempre dalla loro dalla loro parte”.