De Pascale: “Aumentando le tasse ho rinunciato alla luna di miele con gli elettori, ma era la cosa giusta da fare”

Ravenna
  • 17 dicembre 2025

“La cosa più difficile del primo anno di mandato? “Aver rinunciato alla luna di miele”. Se la gioca con una battuta il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele De Pascale, che questa mattina ha incontrato la stampa a Bologna per fare un bilancio appunto dei primi 12 mesi di legislatura. Il riferimento è alla cosiddetta luna di miele con gli elettori nel periodo subito successivo alla vittoria elettorale. Che De Pascale però si è giocato con una manovra fiscale che, tra le altre cose, ha aumentato l’addizionale Irpef e introdotto i ticket sui farmaci. Un aumento delle tasse che aveva l’obiettivo di mettere in ordine i conti, soprattutto in sanità. “Di solito un amministratore quando si insedia, nei primi quattro-cinque mesi non riceve particolari critiche - afferma De Pascale - noi abbiamo iniziato il mandato con la scelta più difficile di tutto il mandato, che è stata la prima manovra di bilancio”.

E aggiunge: “Si poteva sempre spiegare meglio? Sempre. Però per noi comunque era la cosa giusta da fare. E un amministratore deve fare le cose che ritiene giuste, anche quando sono difficili da spiegare”. Quella manovra, però, è servita per mettere in campo una quantità di risorse per la sanità (”Il 2025 era iniziato con una mission impossible”) e per la non autosufficienza, su cui in questo momento in Italia “non c’è un altro territorio che sta affrontando il tema come l’Emilia-Romagna. Stiamo tracciando una rotta completamente diversa da quella del resto d’Italia”. Il primo anno, dunque, “è stato molto importante - ribadisce De Pascale- abbiamo posto le basi per il lavoro dei prossimi anni. E il 2026 sarà un anno strategico per i cantieri di riforma che vogliamo attuare nel mandato”. Liste d’attesa in sanità, revisione della legge urbanistica, emergenza casa, scuola e asili nido, difesa del suolo e sostegno alle imprese: sono le priorità che il governatore elenca per il prossimo anno. Guardandosi indietro, invece, De Pascale sottolinea come nel 2025 “c’erano alcune partite che andavano affrontate con grande urgenza, come il riequilibrio dei conti della sanità che per noi era assolutamente centrale. In un quadro di risorse insufficienti dal livello nazionale, l’Emilia-Romagna ha fatto la propria parte”.

L’anno che sta finendo è stato poi “importante anche per la caduta a terra di tanti investimenti importanti che erano stati programmati dall’amministrazione Bonaccini e che non dovevano vedere neanche un giorno di ritardo: c’erano scadenze e tempistiche da rispettare, molte legate al Pnrr”.

Infine, è stato un anno nel quale “abbiamo cercato anche di fronteggiare la crisi della manifattura nel nostro Paese, che morde in Emilia-Romagna più che altrove, con molti investimenti sul nostro territorio.

Per noi è una chiave fondamentale”.

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