Da Lugo a Castrocaro Terme, torna dopo 13 anni il Giro di Romagna di ciclismo. Farà da apripista a Giro d’Italia e Tour del France

Ravenna

Nell’anno dedicato al ciclismo, torna dopo 13 anni di stop il Giro di Romagna. E sarà proprio una delle gare più iconiche del passato ad inaugurare il 21 aprile prossimo una stagione irripetibile per gli amanti della bicicletta, che proseguirà il 17 maggio con il passaggio del Giro d’Italia e culminerà con la doppia tappa romagnola del Tour de France a fine giugno.

Sparito a lungo dai calendari, l’appuntamento, 196 km con partenza da piazza Baracca a Lugo e arrivo a Castrocaro Terme, è stato presentato al Salone estense di Lugo alla presenza di tanti campioni del passato e di Filippo Baroncini; reduce da un infortunio, il giovane di Massa Lombarda che nel 2021 si laureò campione del mondo nella prova in linea Under-23 disputata in Belgio, è da poco tornato in sella e potrebbe essere tra i partenti. «Da un paio di giorni ho ripreso le uscite in bicicletta - ha affermato - e non ho perso le speranze di partecipare». Ad anticipare la gara, il 20 aprile sarà la Giornata dello sport con la premiazione degli atleti lughesi.

Il Giro di Romagna, ha rimarcato Davide Cassani, ex ciclista, ct della Nazionale e attuale presidente dell’Apt dell’Emilia Romagna, «è stato un grande appuntamento del passato e deve tornare a esserlo». E, così come accadde nel 2020 in occasione del Rally di Romagna di mountain bike che portò a Riolo Terme 2mila persone per il primo appuntamento sportivo che ha segnò la ripartenza post covid, il ciclismo sarà anche un simbolo di rinascita dopo l’alluvione: il tracciato infatti toccherà molte località travolte nel maggio del 2023 dall’ondata di acqua e fango che provocò vittime e ingenti danni.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui