Cultura, solidarietà e volontariato: la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna approva il bilancio

La Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna è intervenuta anche nel 2024 con erogazioni crescenti, sia in termini di contributi diretti sia di investimenti nel patrimonio museale e monumentale della città sia di concessioni in comodato gratuito di edifici all’Università. Ed è questo il risultato del bilancio approvato dalla Fondazione, presieduta ora da Mirella Falconi Mazzotti e nel 2024 da Ernesto Giuseppe Alfieri, il cui impegno diretto e sostanzioso nell’inaugurazione e poi nel lancio internazionale dei Musei, non ha impedito di aumentare in quantità e investimenti il proprio sostegno delle attività: prova ne è che nel 2024 sono stati 195 i progetti finanziati (contro i 163 dell’anno precedente ed i 151 di due anni fa) per un importo complessivo di 3.541.770 euro, anch’esso in crescita negli ultimi due anni rispetto ai 3.315.217 del 2023.
Grazie ai dividendi crescenti della Cassa di Ravenna, presieduta da Antonio Patuelli e diretta da Nicola Sbrizzi, che ha approvato recentemente il bilancio migliore di sempre dal 1840, e di cui detiene il 49,74% delle azioni, la Fondazione nel 2024 ha potuto rafforzare ulteriormente il proprio sostegno al volontariato, agli anziani ed alle persone disagiate, all’educazione, alla cultura ed alla salute pubblica, che sono le cinque aree istituzionali di intervento della Fondazione. Nel dettaglio, all’assistenza agli anziani ed alle altre categorie disagiate sono andati 270.091 euro, destinati a finanziare 30 progetti presentati da associazioni nel territorio, ai quali vanno aggiunti i 283 mila euro destinati da Cassa Ravenna e Banca di Imola alle famiglie danneggiate dalla terribile alluvione del 2023. Al settore educazione, istruzione e formazione sono andati a bilancio 1.523.715 euro destinati a progetti particolarmente importanti: tra questi il sostegno al Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia giunto al completamento del quinto anno di attività per 800 mila euro e l’intervento agli ex Asili di via Tombesi, oggi sede del Corso di laurea in Ingegneria (372 mila euro). L’edificio, che ha una superficie vastissima di 2.920 metri quadri coperti più altri 965 scoperti, è concesso in comodato d’uso gratuito alla Facoltà di Ingegneria e non figura quindi a bilancio: si tratta di una erogazione però a tutti gli effetti della Fondazione a beneficio della città e soprattutto dei giovani che possono studiare e affrontare corsi sempre più qualificati a chilometro zero. Altri interventi sono stati finanziati a favore di importanti progetti come il Campionato di Giornalismo, il Progetto Parlamento nelle Scuole, A Scuola in Teatro ed altri. Importante anche il sostegno alla Biblioteca di Casa Oriani che gestisce anche la biblioteca della Fondazione ospitata ai Chiostri Danteschi.
Al settore Volontariato, filantropia e beneficenza sono stati erogati 711.753 euro con una attenzione tra gli altri per il Progetto Montecatone, per l’acquisto di una ambulanza per la Croce Rossa, per un progetto speciale sulle emergenze industriali e per il Progetto Accoglienza della Caritas Ravenna e Cervia. Alla Salute Pubblica sono stati destinati dalla Fondazione 155.947 euro, con investimenti importanti destinati alla sanità cittadina come il robot chirurgico (acquistato in leasing per una quota annuale di 82 mila euro), la donazione di una ecografia specialistica per gastroenterologia e la donazione di una colonna labaroscopica per il blocco operatorio ospedaliero. Inoltre sono stati garantiti interventi ad importanti associazioni che operano nel territorio, come Anffas (Associazione Nazionale famiglie disabili), Agebo (Associazione Genitori Bambini Ospedalizzati), Alice (associazione per la lotta all’ictus cerebrale, Associazione italiana sclerosi multipla, Associazione Diabetici Ravennate. La Fondazione è stata molto impegnata nel 2024 nell’inaugurazione nel lancio mondiale dei Musei Byron e del Risorgimento che hanno avuto fin da subito una visibilità internazionale straordinaria, portando Ravenna e la Romagna su tutti i più prestigiosi giornali inglesi e su moltissime tv e media internazionali, non solo anglosassoni. Questo non ha impedito alla Fondazione di sostenere con importanti investimenti la Trilogia d’Autunno del Ravenna Festival, l’Orchestra Luigi Cherubini, l’Associazione musicale Angelo Mariani, la Fondazione Museo Internazionale delle Ceramiche, la Fondazione Teatro Rossini di Lugo ed il restauro di tre importanti dipinti della Pieve di San Giovanni in Ottavo a Brisighella, il restauro del Pantheon del cimitero di Russi.
La Fondazione è inoltre organizzatrice assieme all’Accademia della Crusca di Prospettiva Dante, importante evento destinato ogni anno a diffondere e approfondire il culto di Dante con ospiti di primissimo piano, culturale e letterario. Dato che, come ha detto recentemente il presidente della Camera di Commercio Giorgio Guberti, ‘ogni euro investito nella cultura produce benefici per 1,8 euro alla collettività, il bilancio economico della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna è solo una parte del suo sostegno concreto e diretto alla comunità.