Coronavirus, "Esco per la spesa". Ma è festa, multati a Ravenna

Avevano la scusa pronta casomai fossero stati fermati per un controllo. «Sto andando a fare la spesa», hanno detto in molti scegliendo la più gettonata fra le giustificazioni, ma dimenticandosi che per la festa del 25 aprile supermercati e attività commerciali sarebbero stati chiusi.

Così il giorno della Liberazione celebrato in epoca di emergenza sanitaria ha indirettamente contribuito a smascherare una serie di furberie divenute routine tra i cittadini per circolare in barba alle disposizioni “anti-covid” e dribblare le sanzioni in caso di accertamento.
Tra i verbali da 533 euro staccati dalla polizia locale, gran parte riguardano proprio automobilisti sorpresi ampiamente oltre i 200 metri dalle proprie abitazioni. Alcuni si trovavano a diversi chilometri di distanza, in altre frazioni. Come un conducente proveniente da Mezzano, che fermato a Lido Adriano ha provato a darla a bere agli agenti raccontando la storia dell’acquisto di alimentari. Ma c’è anche chi dalla stessa località balneare si è spostato verso la città, per essere controllato a Porto Fuori e a Ravenna. E sempre la stessa scusa. «Qualcosa da dichiarare?». Qualcuno lo ha voluto metterlo pure nero su bianco: «Finché non arrivo al negozio non posso sapere se è aperto o chiuso».
A Marina di Ravenna però quella la scusa avrebbe potuto avere un fondo di verità. Una macelleria e un minimarket erano effettivamente aperti, con tanto di scontrini battuti e merce esposta. E per i due titolari la pattuglia ha provveduto al controllo, contestando la violazione con un verbale da 400 euro.

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