Contanti, prosciutti e tv: il bottino del ladro seriale di Ravenna VIDEO

Ravenna

RAVENNA - Gli è capitato di restare a mani vuote ma gli è anche di fare “jackpot” e tornare a casa con 2.500 euro in contanti: come il pescatore quando tira su le reti, il ladro seriale ogni volta che forzava una porta con il piede di porco non sapeva con quale bottino sarebbe uscito dall’esercizio che aveva colpito. Per la polizia, la persona con la camminata particolare, la borsa a tracolla e il viso travisato che si vede nelle immagini della videosorveglianza risponde al nome di Alex Sandy Matos, dominicano classe 1984 da tanti anni a Ravenna. Lui nega, il prosieguo dell’inchiesta dirà chi ha ragione e se si aggiungeranno altri furti ai 12 che allo stato gli attribuisce l’ordinanza firmata dal gip Andrea Galanti. Secondo la polizia potrebbero arrivare a 55 se si considerano i colpi con lo stesso modus operandi commessi fino a maggio e addirittura a 70 se si prendono in considerazione i furti di giugno e luglio. Un lavoro che fruttava: nelle 12 azioni analizzate dal giudice il ladro seriale ha “incassato” circa ottomila euro se si considerano soltanto i contanti. Ma in un’occasione, quello del colpo al Mattei del primo aprile, ha portato via anche 5.500 euro di sigarette, tabacco e filtri. Una refurtiva che si aggiunge ai mille euro in contanti di fondo cassa rubati in quell’occasione. Insomma, laddove c’era la possibilità, il ladro non si lasciava pregare e non si accontentava delle banconote: al bagno Miramare ha rubato una televisione da 900 euro, alla pizzeria d’asporto Mimi e Cocò ha rubato poche decine di euro in contanti ma anche numerosi generi alimentari (un prosciutto crudo, speck, pancetta, bresaola e formaggi) e due borse termiche. Il tutto per la bella somma di 694 euro. Al pub Heaven, insieme ai 200 euro che erano nel registrato di cassa, il malvivente ha portato via anche un tablet. A portare all’arresto del 37enne è stata un’indagine fondata sull’analisi dei filmati dei sistemi di videosorveglianza pubblici e privati, quella che ha portato gli inquirenti a risalire all’identità del ladro. Da quando, ormai sei mesi fa, si è registrato un anomalo picco di reati predatori in città, non è passato molto prima che gli aspetti ricorrenti venissero alla luce: furti notturni, in un raggio principalmente concentrato nel centro cittadino e nel litorale, dove le irruzioni nelle attività avvenivano sempre mediante effrazione con piede di porco o arnesi da scasso. L’abbigliamento della persona ripresa dalle telecamere era sempre lo stesso: berretto scuro, scalda collo chiuso fin sotto gli occhi, abiti neri e guanti, oltre due borselli di colore arancione e con i bordi chiari e un’altra borsa scura dalla quale spesso usciva il manico di un piede di porco. Tutte caratteristiche rintracciate nei video esaminati. Tra questi, uno in particolare ha dato una svolta alle indagini, ovvero la camminata “ciondolante” con il piede destro tendente verso l’esterno, che gli inquirenti ricordavano come caratteristica di una vecchia conoscenza, già finita in carcere per analoghi reati, uscita di prigione nel 2021 dopo avere scontato una condanna a 7 anni: Alex Sandy Matos.

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