Altri 84 ettari di terreno consumato nel territorio comunale di Ravenna, un dato che secondo l’Ispra mette il territorio in cima alla classifica italiana per crescita annuale di aree artificiali. Il dato è contenuto nel rapporto “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici” stilato ogni anno dall’Istituto. Un documento che mette puntualmente la città - anche, va detto, per la grande estensione del territorio comunale - tra quelle che cementificano di più in Italia. Dietro Ravenna ci sono Venezia (62 ettari), Sassari (60 ettari) e Roma con 57 ettari. Il dato non considera gli impianti fotovoltaici: a Sassari si sta costruendo un parco solare molto grande. Considerando quello, la città sarda supererebbe in classifica Ravenna arrivando a 95 ettari consumati. Magra consolazione per i ravennati che, come si legge nel rapporto, vedono la cementificazione avanzare soprattutto a causa «di nuovi cantieri concentrati in diverse zone del comune: all’interno dell’area industriale situata a ridosso del porto per un’estensione totale di circa 14 ettari, nell’area periferica della città per la costruzione di edifici commerciali e residenziali su un’area di circa 13 ettari, nella zona sud-ovest e nelle zone periferiche ad ovest e sud-est della città per cantieri edilizi e stradali, con un’estensione totale di circa 20 ettari».
La situazione vede l’Emilia Romagna come la regione con il maggior consumo di suolo annuale (2023-2024), oltre a essere quello coi valori più alti sia per le perdite, sia per gli interventi di recupero. Il suolo consumato per abitante nel 2024 è stato in regione di 453 metri quadrati, al di sopra della media nazionale di 366 metri quadrati. La percentuale di suolo consumato lo scorso anno è stato di quasi il 9% (in Italia 7%). Le province emiliano-romagnole con la percentuale più alta di consumo sono Rimini (12,6%), poi Reggio e Modena (entrambe poco più dell’11%) e Ravenna (10,5%). Nel 2024 in provincia di Ravenna il suolo consumato è stato di 500 metri quadri di suolo a testa, il che porta il totale delle aree cementificate a 19.415 ettari. Tra il 2023 e il 2024 ne sono stati consumati in tutto 174, lo 0,9% del territorio percentuale.