Cisl e Cna: ok al rigassificatore di Ravenna

Ravenna

La Cisl dell'Emilia-Romagna sostiene la candidatura di Ravenna a ospitare "l'hub nazionale per gas e rinnovabili, come piattaforma di rigassificazione e parco eolico". La proposta, sottolinea il sindacato, "va nella direzione giusta" e va prevista nel Piano energetico regionale, di cui si è iniziato a discutere. Così come lo sviluppo ulteriore del fotovoltaico, l'accelerazione degli iter autorizzativi sugli impianti di energie rinnovabili, il ricorso al metano per garantire un'equa transizione, e investimenti in tecnologie di cattura e stoccaggio dell'anidride carbonica. Il segretario generale Filippo Pieri lamenta come "i segnali di allarme lanciati in questi anni dalla Cisl siano rimasti pressoché inascoltati". A partite dal calo della produzione nazionale di gas naturale dai circa 13 miliardi di metri cubi standard del 2004 ai sei attuali, con un fabbisogno nazionale stimato in 72 miliardi", precisa il segretario generale della Femca-Cisl regionale Franco Garofalo. I provvedimenti per abbattere le bollette energetiche sono "certamente necessari", ma vanno "sostenuti da proposte che incidano in maniera strutturale sugli approvvigionamenti energetici" rimarcano i due sindacalisti. Ribadendo che "la transizione energetica necessita di politiche che siano ripensate con una strategia di medio periodo e l'hub nazionale per gas e rinnovabili è "da realizzare in tempi stretti e certi". Ravenna, concludono, è "uno dei pochissimi distretti in Italia, se non l'unico, ad avere una rara combinazione di logistica, strutture, competenze tecniche e ingegneristiche e manodopera qualificata che lo possono far diventare uno dei punti di riferimento per ricezione e trattamento in sicurezza del gas naturale liquefatto". 

La strategia De Pascale è quella giusta. La Cna di Ravenna ritiene "fondamentali" le quattro proposte fatte dal sindaco di Ravenna Michele De Pascale per fare della città un hub energetico nazionale: ripresa delle estrazioni di gas nell'Alto Adriatico; rigassificatore galleggiante al largo delle coste ravennati; parco eolico offshore con impianto fotovoltaico galleggiante annesso; sistema per la cattura, lo stoccaggio e l'utilizzo dell'anidride carbonica. Secondo il presidente e il direttore generale Matteo Leoni e Massimo Mazzavillani, la politica deve "indicare chiaramente i nuovi scenari energetici oppure si rischia di fare un pericoloso balzo nel vuoto", da qui il sostegno alle proposte del primo cittadino al governo, da attuare "il prima possibile". Occorre inoltre, proseguono Leoni e Mazzavillani, "favorire con incentivi mirati e procedure semplificate la realizzazione di impianti di autoproduzione di energia elettrica da parte delle piccole imprese". In tempi brevi se ne possono coinvolgere oltre 10.000 che realizzando impianti tra 12 e 200 chiloWatt "potrebbero assicurare una consistente produzione aggiuntiva di energia elettrica da rinnovabili, un forte taglio delle emissioni di Co2 e un buon risparmio di metri cubi di gas". Si potrebbe prevedere, concludono, un credito d'imposta "come minimo del 50% dell'investimento iniziale e almeno per la durata di un triennio".

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