Choc lungo l’Adriatica a Ravenna. Spari contro una 29enne alla Cava Manzona dove nel 2015 venne ucciso un metronotte VIDEO

Almeno due colpi d’arma da fuoco. Il bersaglio una prostituta, raggiunta alle braccia sfiorando pure il torace, trasportata in gravi condizioni all’ospedale Bufalini di Cesena. La ragazza, 29 anni, di origine bulgara, è viva per miracolo, considerato che chi ha sparato lo ha fatto più volte prima di fuggire. Si trova in prognosi riservata, non in pericolo di vita.

Un agguato che mette i brividi quello avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri lungo la Statale Adriatica tra Mirabilandia e Savio, nei pressi della Cava Manzona Vecchia, lo stesso luogo che fu teatro, il 30 dicembre del 2015, dell’omicidio del metronotte Salvatore Chianese. E’ accaduto intorno alle 19, dando il via alla caccia all’uomo da parte dei carabinieri, mentre sul posto sono proseguiti fino all’imbrunire i sopralluoghi della scientifica per individuare tracce e reperti di interesse investigativo.

Ferita, ha chiesto aiuto

Stando a quanto emerso nella serata di ieri, la ragazza si trovava in una piazzola defilata, comunque distante pochi passi dalla Statale 16. Pare fosse solita prostituirsi nella zona. E’ stata lei, ferita ma cosciente, a dare l’allarme chiamando con il proprio telefono il 112. Avrebbe anche indicato alcuni importanti dettagli che hanno dato il via alle ricerche da parte delle forze dell’ordine.

Sul posto, mentre l’elicottero del 118 era in volo per soccorrere la 29enne, si sono precipitati i carabinieri della Compagnia di Cervia-Milano Marittima e del Nucleo Investigativo. Tra le prime informazioni poi diramate a tutte le forze di polizia, la ragazza ha fornito modello e colore dell’auto a bordo della quale si trovava la persona che ha fatto fuoco. Un volto che a quanto risulta lei conosceva. Da qui le ipotesi sul movente, forse legato appunto al mondo della prostituzione.

Più difficile invece immaginare quale fosse l’obiettivo: chi ha sparato, lo ha fatto per uccidere o voleva dare un avvertimento? La pluralità dei colpi lascia ipotizzare il più inquietante degli scenari, nonostante nessuno di essi abbia raggiunto fortunatamente parti vitali.

La Scientifica sul posto

I rilievi della Scientifica e le indagini coordinate dal pm di turno Francesca Bugané Pedretti, sono andati avanti fino a notte. Al setaccio una Volkswagen grigia con targa bulgara, parcheggiata sul luogo della sparatoria, leggermente arretrata rispetto alla strada principale. Perlustrata tutta la carreggiata asfaltata che conduce alla cava, dove, soccorsa la donna, è rimasta solo la bottiglietta d’acqua che aveva con sé. Torce anche tra gli arbusti e l’erba alta, nei pressi della sedia che la lucciola utilizzava per riposarsi in attesa dei clienti di una professione pericolosa che poteva costarle la vita.

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