Chanel, la gattina adottata a Lampedusa diventa il bestseller di due amiche ravennati

Da un’avventura ed una serie di imprevisti in vacanza di due amiche, è nata della letteratura per bambini. Ma soprattutto è fioccata una maniera originale di raccontare un luogo come Lampedusa, che di solito è visto soltanto sotto la luce del dramma delle migrazioni. Una “visione” dell’isola “più africana d’Italia” che è già diventata già un grande successo di vendite (e di solidarietà) in mezzo al Mediterraneo. Siamo nel luglio 2021 quando le due amiche ravennati Raffaella Soprani ed Erika Rambelli arrivano in volo a Lampedusa per scoprire la bellezza del suo mare e proseguire poi in viaggio per altre mete vicine. «Non sapevamo di certo che da quella vacanza sarebbe poi nato “La gattina ed il cappello di paglia” - spiega Raffaella che al ritorno deciderà di scrivere un libro - e nemmeno che partite per le vacanze in due saremmo tornare a casa in tre».

Al bell’alloggio che ospitava le due amiche fin dall’inizio della vacanza hanno iniziato ad avvicinarsi una mamma gatta ed i suoi micini: tutti super affamati e mega affettuosi. A Lampedusa il randagismo è una triste consuetudine. «Come è normale che le mamme gatto tendano ad abbandonare a sé stessi i cuccioli all’apparenza più deboli. Debole come appariva una delle gattine di quel gruppo famiglia».

Raffaella ed Erika nel godersi la vacanza avevano comunque iniziato a sfamare quei gattini. «Ma è chiaro che le nostre attenzioni erano rivolte principalmente a quella più piccole e debole, che aveva gli occhietti chiusi ed appiccicati da pulire con cotone e camomilla infusa, e tendeva sempre a starci vicino: entrando in casa, accoccolandosi sui nostri vestiti o sulle scarpe».

La piccolina del gruppo viene presa in carico: di giorno per le amiche in vacanza spiaggia e sole. Di sera coccole alla gattina condite da “anti pulci” e piccole medicazioni per cercare di renderla più forte e darle possibilità di sopravvivere. «Intanto visitavamo l’isola a bordo di una Meari. Pregustando ciò che sarebbe avvenuto poi: salutare i gattini ed imbarcarci sul traghetto per proseguire la vacanza a Linosa».

Una vacanza che era stata pianificata anche per visitare Porto Empedocle ed altre parti della Sicilia. Ma il fato ha voluto diversamente. «Le maree impedivano ai traghetti di partire e di spostarci verso luoghi in cui, peraltro, avevamo già prenotato e pagato notti in albergo ed in strutture ricettive. Non c’era altro modo di raggiungere un aereo per il ritorno in Emilia Romagna se non rientrare a Lampedusa e di li muoversi diversamente».

Il pensiero è andato subito alla gattina: «Intanto che cercavamo la maniera di tornare a casa la decisione era stata presa. Chanel (così si chiama la gatta) doveva tornare a Ravenna con noi». Non è stato facile. Serviva farla visitare da un veterinario e trovare anche per la micia un biglietto di sola andata per l’aeroporto di Bologna. «Abbiamo acquisto un trasportino, strisciato un panno al pelo della mamma per poi darlo alla gattina in maniera che si sentisse meno sola nella cabina dell’aereo. Adesso Chanel è ravennate. Anche se la sua storia di sopravvivenza, e delle nostre vacanze, sta diventando popolarissima proprio nella Lampedusa in cui è nata».

Una favola, quella di Chanel e della vacanza siciliana, che andava raccontata. Raffaella Soprani ha chiesto ad Alice Fiuzzi, giovanissima grafica abile nei disegni, di creare tavole che ritraessero le foto della vacanza e dell’accaduto. «Mi è sempre piaciuto scrivere anche se non lo avevo mai fatto per pubblicare. Ma durante quella vacanza di spunti per racconti, contro il randagismo, per l’ecologia e la pulizia delle spiagge, ce n’erano tantissimi. Ne è nato un libro per bambini. Che alla fine di ogni capitolo contiene anche dei quiz sulle cose appena lette. Il tutto auto prodotto ed auto pubblicato». Con finalità benefiche.

A Lampedusa è piaciuto subito a tutti: «Forse perché l’isola la si legge sotto una luce diversa dal solito e da quello per cui se ne parla sempre: gli sbarchi dei migranti. Siamo tornate a Lampedusa e mi hanno fatto sentire quasi una vip: comprando il libro ed invitandomi a presentarlo nei centri estivi e nelle biblioteche ai bambini. Un libro che è piaciuto molto anche alle insegnanti ma in generale è stato acquistato da tanti lampedusani».

Il ricavato finora è finito ad un’associazione animalista di Lampedusa, ad una di Catania ed in parte ad una di Ravenna, a tutela gli animali. Progetti di aiuto che continueranno di pari passo con le vendite. Presto (il 18 ottobre alle ore 17.15) il libro verrà presentato anche a Ravenna a Casa Vignuzzi all’interno della biblioteca dedicata ai bimbi da 0 ai 10 anni. Mentre il 25 ottobre la presentazione si terrà al Centro Sociale di Pisignano a partire alle 20:30.

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