Cervia: fuga con scooter rubato, bloccati nel traffico e arrestati

Ravenna

In due sullo scooter rubato, hanno saltato l’alt dei carabinieri e hanno cercato di seminarli tentando di dribblare le auto ferme in coda. Infine, rimasti imbottigliati nel traffico della Notte Rosa con i carabinieri alle calcagna, hanno pensato che lanciare il motorino contro l’auto d’ordinanza sarebbe bastato per bloccare i militari e guadagnare tempo per la fuga a piedi. La nottata, invece, l’hanno passata entrambi nelle camere di sicurezza, arrestati con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento, oltre alla denuncia per il riciclaggio dello scooter e per una modica quantità di droga trovata in loro possesso. L’episodio si è verificato la scorsa notte a Cerva, portando all’arresto di Dieng Medieng, 27enne di origini senegalesi, e Anxhelo Agastra, albanese di 22 anni.

La fuga

I due giovani sono stati scortati ieri mattina in tribunale a Ravenna dopo l’arresto effettuato dai carabinieri del Radiomobile. E’ accaduto tutto all’altezza del Bagno Fantini. Qui si è concluso l’inseguimento dei carabinieri, partito da via Martiri Fantini, poi via Di Vittorio, e infine via Oriani, dove, a causa del traffico, il motorino dei due ragazzi è rimasto bloccato. Uno dei carabinieri si è sporto dalla vettura riuscendo così a raggiungere le chiavi dello scooter e spegnerlo. A quel punto, i due stranieri hanno lanciato il motociclo contro la vettura delle divise. Uno sforzo inutile, perché qualche istante dopo sono stati entrambi ammanettati.

Liberi con obbligo di firma

Comparsi davanti al giudice Antonella Guidomei, l’albanese, già noto alle forze dell’ordine, di professione muratore ma al momento disoccupato, ha sostenuto di non avere inteso che l’alt, le sirene e tutto quel trambusto fosse rivolto a lui. Ha aggiunto di avere ricevuto lo scooter il prestito dallo spacciatore che la sera stessa, a Cesena, gli aveva venduto un grammo di hashish e uno di cocaina.

Allo stesso modo anche il senegalese (già destinatario dell’avviso orale del questore) è stato trovato con 3,9 grammi di cocaina e 15 di hashish, e ha spiegato che la meta della serata avrebbe dovuto essere una festa di amici, e di nono avere sentito i carabinieri perché aveve le cuffie. Per i due stranieri (difesi dall’avvocato Roberto Manzo in sostituzione al collega Roberto Pacifico), il giudice ha disposto l’obbligo di firma concedendo i termini a difesa.

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