Camionisti bari del cronotachigrafo: multe da 900 euro a Ravenna e Riccione

Ravenna

Anche in questo weekend la Polizia di Stato di Forlì, grazie a 46 pattuglie della Stradale impiegate lungo le principali arterie stradali e autostradali della Provincia, è stata impegnata a sanzionare i comportamenti scorretti alla guida e malfattori, oltre a intervenire su incidenti e aiutare conducenti in difficoltà. I controlli nel fine settimana della Polizia di Stato di Forlì hanno portato a 145 punti decurtati e due persone sanzionate per guida in stato di ebbrezza.

Un camionista di 46 anni, in particolare, è stato fermato sulla E45 all’altezza di Ravenna. Lui, partito da Pavia per scaricare materiale plastico in Basilicata, per cercare di eludere i controlli e guidare più del dovuto non aveva inserito la sua la propria carta personale nel cronotachigrafo, una scatola nera che registra velocità del mezzo e tempi di guida e riposo del conducente per impedire che stia oltre il consentito al volante, scongiurando il rischio che il conducente sia troppo stanco per evitare un ostacolo o reagire davanti ad un imprevisto.

I poliziotti però hanno notato subito il trucco e a nulla sono valse le scuse accampate dal conducente, multato per quasi 900 euro, che ora rischia anche la sospensione della patente fino a tre mesi.

Camionista smemorato

Un altro camionista, questa volta in A14, è stato denunciato dai poliziotti della Sottosezione autostradale di Forlì. Fermato per un controllo all’altezza di Riccione nell’area di Servizio Montefeltro Est, in un primo momento ha detto alla pattuglia di aver dimenticato tutti i suoi documenti a casa e, quindi, ha scritto le sue generalità su di un foglio. Lui, un 58enne originario del brindisino, sperava che i poliziotti si sarebbero accontentati di quel foglio volante, ma la bugia è durata pochissimo: a quel nome di fantasia, infatti, non corrispondeva alcuna patente e, per di più, sulla carta personale del cronotachigrafo era riportata la foto di una persona che con lui non c’entrava niente.

L’uomo, messo alle strette, ha finito per consegnare la sua carta di identità, magicamente ricomparsa, e ha ammesso di aver mentito per barare sui tempi di guida e riposo, usando la scheda di un’altra persona. Per il furbetto della scheda, che è stata sequestrata, sono scattate la denuncia per aver fornito false generalità ed una multa di quasi 900 euro. Anche lui rischia la sospensione della patente fino a tre mesi.

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