Autocostruttori di Filetto, i giudici ordinano ulteriori verifiche. Nominato un perito: il Comune di Ravenna ha rimborsato 70mila euro ma la cooperativa ne chiede 460mila

Quale risarcimento spetta agli autocostruttori di Filetto? Dal Comune sono arrivati 70mila euro, come stabilito dal Tar in una sentenza dell’anno scorso, ma chi tra 2006 e 2009 ha lavorato all’edificazione di quei 14 alloggi nella frazione del forese per un progetto poi naufragato pensa che la cifra da rimborsare sia molto più alta, circa 460mila euro, e ora anche il Consiglio di Stato ha stabilito che dovrà essere fatta chiarezza. L’ordinanza collegiale emessa dai giudici risale a pochi giorni fa e si situa nell’ambito di una nuova causa promossa dalla società cooperativa Mani Unite, tutelata dall’avvocato Danilo Montevecchi, che sostiene «la radicale inattendibilità dei dati forniti dal Comune» e chiede pertanto di «procedere alla concreta quantificazione delle somme ad essa spettanti». Per esprimersi a riguardo il Consiglio di Stato ha stabilito che sarà necessario effettuare verifiche capillari, affidandole al responsabile dell’Agenzia regionale per il lavoro. Il «verificatore», così viene definito, dovrà stabilire «quale sia l’ammontare del costo della manodopera» e di conseguenza la cifra cui ha diritto la cooperativa.

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