Autocostruttori a Ravenna, ultima perizia per decidere quanto valgono le ore lavorate

Gli autocostruttori di Filetto contro il Comune: una storia infinita. Si è ormai alla “guerra dei periti” per valutare quanto Palazzo Merlato debba versare per le ore di manodopera prestate dalle famiglie, 14 in tutto, che più di una ventina di anni fa si impegnarono nella costruzione di alloggi popolari nei quali sarebbero poi andati ad abitare. Finì male, come molti ricorderanno: il crac della società che faceva da coordinatrice portò all’interruzione del progetto. Gli autocostruttori si trovarono così esposti con la banca e Palazzo Merlato alla fine coprì il mutuo acquisendo in sostanza gli appartamenti al grezzo e completandoli. Poi le abitazioni sono state inserite all’interno dell’edilizia residenziale pubblica.

A quel punto gli autocostruttori si sono rivolti alla giustizia per chiedere un indennizzo per le ore lavorate. Una partita giudiziaria che è durata anni, tra rimpalli da un tribunale all’altro e ricorsi. Alla fine il Consiglio di Stato ha deciso che il Comune debba pagare le famiglie, chiedendo che queste trovassero un accordo con la stessa Amministrazione. Accordo che non è stato trovato: troppo distante le parti, con gli autocostruttori che chiedevano alcune centinaia di migliaia di euro.

Si era tornati così davanti al Tar di Bologna che aveva quantificato in 70mila euro una giusta compensazione ma la coop che riunisce le famiglie ha fatto ricorso. Si è ai giorni nostri: a marzo il Consiglio di Stato ha nominato un ente terzo verificatore per quantificare la somma e chiudere la partita. Il cui arbitro sarebbe dovuto essere l’Agenzia regionale per il lavoro dell’Emilia-Romagna. Del resto, questa la logica della decisione, il tutto gira attorno al valore delle ore prestate dalle famiglie al cantiere. Ma l’Agenzia ha fatto sapere al Consiglio di Stato di rinunciare all’incarico «non essendo munito delle specifiche competenze tecniche». Nuovo arbitro, allora: ci penserà il Provveditorato interregionale delle opere pubbliche di Lombardia ed Emilia-Romagna. Da parte sua, il Comune ha nominato il suo consulente di parte. Ora il finale di partita può cominciare.

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